

Pesaro – “Prosegue lo smantellamento – spiegano i Consiglieri regionali Micaela Vitri e Andrea Biancani- di tutti i nostri servizi sanitari essenziali: dopo le postazioni di guardia medica chiuse o depotenziate, la giunta Acquaroli asfalta pure i 118 aprendo sempre più la strada alla privatizzazione”.
“Come annunciato il 23 settembre – spiegano – in una nota della Dirigente del servizio, dal 15 ottobre saranno sospesi i turni di reperibilità diurna/notturna, infrasettimanale e festiva del personale infermieristico ed autista soccorritore delle postazioni 118 di Cagli e Fossombrone a causa dell’apertura di una nuova postazione a Terre Roveresche. Il primo annuncio di soppressione era arrivato per l’1 ottobre, ma si è pensato poi di prorogare 2 settimane per fare digerire meglio la notizia”.
“Come se non bastasse – evidenziano ancora Vitri e Biancani – capita sempre più spesso nell’entroterra durante la notte che l’unica postazione di ambulanza 118 con medico a bordo sia a Urbino, costretta così a coprire in caso di bisogno da Urbania a Sassocorvaro fino a Montecchio. Proviamo a immaginare cosa accadrebbe, ad esempio, in caso di due incidenti stradali a distanza di 50 chilometri. La cosa preoccupante è che in tutto ciò si sta aprendo la strada ai privati con la scusa della carenza di medici, nonostante gli autisti Asur avessero dato la propria disponibilità a fare turni aggiuntivi (uno a testa al mese) per coprire le nuove postazioni”.
“Per questo abbiamo presentato -concludono Vitri e Biancani- un’interrogazione in Consiglio regionale a cui ci aspettiamo che venga data non solo una risposta in aula ma anche annunciata una vera soluzione visto che l’entroterra era tra le priorità della giunta Acquaroli”.