Pesaro (PU) – Continua la protesta contro il Ddl sulla Buona scuola. Dopo lo sciopero del 5 maggio (che in alcuni plessi come la scuola Pirandello ha toccato il 90 per cento di astensione) e il 75 per cento nel resto della provincia), domani martedì 12 maggio gli studenti della Rds (Rete degli studenti) hanno deciso di non sottoporsi ai test Invalsi. “Una decisione – dicono i sindacati – che vede l’appoggio totale della Flc Cgil”.
“I test sono strumenti di valutazione esterna e in alcun caso possono essere ritenuti utili all’attribuzione di voti ordinari agli studenti. La loro valutazione nei registri di classe contraddice la normativa sulla privacy in merito allo svolgimento delle prove” continuano dalla Flc Cgil.
“Il perché del boicottaggio – sottolineano ancora dal sindacato – è contenuto in quattro punti scritti dagli studenti della Rds:
– Sono costosi: ogni anno vengono spesi 14 milioni di euro per la somministrazione dei test, mentre ci viene detto che “non ci sono soldi” per finanziare l’edilizia scolastica o il diritto allo studio;
– Dannosi: producono una didattica nozionistica che considera gli studenti numeri e non persone. I test sono incapaci di valorizzare le intelligenze di tutte e tutti;
– Escludenti: sono basati su un concetto di merito sbagliato che ignora le disuguaglianze socio-economiche profonde che ci sono tra gli studenti;
– Antidemocratici: sono costruiti dal MIUR e dall’INVALSI mentre la valutazione dovrebbe essere un tema costantemente discusso e deciso nelle scuole dal basso”.
“Alla protesta degli studenti si unisce anche quella di molti docenti – spiega Lilli Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Pesaro Urbino – in particolare di quei collegi dei docenti che non hanno deliberato, nei piani delle offerte formative, la somministrazione delle prove Invalsi. Domenica abbiamo ascoltato l’ennesimo rifiuto del governo di dialogo, per bocca del ministro delle Riforme Boschi a qualsiasi forma di confronto e al disprezzo verso il sindacato. La ministra, accanto al candidato per la presidenza della Regione Luca Ceriscioli, docente di matematica, ha persino dichiarato che non si può lasciare la scuola nelle mani del sindacato. Una affermazione sprezzante preceduta però da un intervento argomentato e, in alcuni punti critico, con l’impianto del Ddl”.
Oltre al boicottaggio, martedì 12 docenti e studenti hanno organizzato un altro flash mob, alle 18 in piazza del Popolo a Pesaro. “Un’iniziativa autogestita che trova il pieno sostegno di tutti i sindacati unitariamente”.