Fano (PU) – Ha ricevuto il parere favorevole di quasi l’intero consiglio comunale, la mozione presentata da Barbara Brunori (Noi Città) dal titolo “Non spreco”. “Anche nella nostra città – scrive Brunori – la classe dei ‘nuovi poveri’ è in aumento. Le persone con difficoltà economiche che ricorrono ad enti pubblici sono sempre di più e non sempre le risorse bastano per soddisfare le esigenze. Oltre a questa crisi economica e sociale, il pianeta e il nostro territorio vivono una crisi ambientale collegata ad un eccessivo consumo delle risorse naturali e ridurre gli sprechi potrebbe limitare questa emergenza. Queste competenze di scelte richiedono interventi anche legislativi che vanno oltre le competenze di un’amministrazione comunale, ma su scala locale esistono organizzazioni e progetti che si adoperano nella logica sopraindicata e si battono per il recupero e la destinazione a scopi sociali di prodotti di prima necessità espulsi dai circuiti sociali sebbene ancora adatti al consumo umano”. Tra questi progetti c’è senza dubbio “Non spreco” gestito dalla Cooperativa Sociale Gerico per conto della Caritas Diocesana e finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato delle Marche e poi dal fondo 8×1000 della CEI. “Nei prossimi mesi però – spiega Brunori – i finanziamenti messi a disposizione si esauriranno e sarà necessario individuare nuove risorse per non interrompere questa meritevole esperienza. Per questo motivo ho impegnato il sindaco e la giunta a reperire risorse, anche coinvolgendo l’ambito sociale territoriale di riferimento, per sostenere il progetto e garantirne la prosecuzione nel tempo; ad introdurre nel regolamento Comunale sulla gestione dei rifiuti un’apprezzabile riduzione della tariffa di smaltimento per gli esercizi commerciali e le attività che decideranno di conferire a scopi sociali le proprie eccedenze alimentari; ad individuare altre forme di promozione e incentivazione rivolte agli esercizi commerciali e le imprese del territorio affinché aderiscano a un sistema di donazione delle eccedenze a fini di solidarietà; a sollecitare la Regione a legiferare in merito, a stipulare accordi o protocolli d’intesa con i ristoratori e dotarli di contenitori riutilizzabili e riciclabili idonei al’ asporto del cibo avanzato da parte dei clienti. Limitare gli sprechi – conclude Barbara Brunori – è una questione di coscienza, un’abitudine che deve entrare a far parte del nostro stile di vita”.