Fano (PU) – Era stato già espulso dall’Italia nel 2014, aveva numerosi precedenti penali e nonostante fosse riuscito a reintrodursi illegalmente in Italia, si è reso protagonista di maltrattamenti nei confronti della compagna. Stiamo parlando di S. S. cittadino moldavo 35enne domiciliato a Fano, arrestato il 31 luglio scorso dai Carabinieri della città della Fortuna. L’uomo nei giorni precedenti al proprio arresto aveva alzato le mani nei confronti della sua convivente, un’operaria regolarmente residente su suolo italiano. Dopo le denunce della donna, intorno alle 16.30 di martedì scorso, blitz dei carabinieri nell’abitazione dell’uomo e manette ai polsi. Dai successivi controlli è subito emerso che il 35enne moldavo era già stato espulso il 17 febbraio 2014 per poi tentare un nuovo accesso in Italia, non andato a buon fine poiché respinto dalla frontiera di Verona Villafranca. Nonostante ciò il clandestino non si è perso d’animo ed è riuscito a rientrare in territorio italiano per poi far perdere le proprie tracce, fino alla denuncia in questione. A seguito dell’arresto è emerso quindi che l’uomo, oltre alla denuncia per maltrattamenti, non era regolare poiché rientrato prima dei 5 anni previsti per legge. S.S. è stato accompagnato per il rito per direttissima davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Pesaro e dopo la convalida dell’arresto, è stato condannato a 8 mesi di reclusione e posto a disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per i provvedimenti di espatrio. La Prefettura e Questura di Pesaro ha emesso a carico del clandestino un nuovo decreto e ordine di espulsione che lo costringerà a lasciare lo stato entro 7 giorni dalla notifica.