Fano (PU) – Vedere Fano sul grande schermo non è una novità, lo dimostrano gli egregi lavori di Henry Secchiaroli e Andrea Lodovichetti. Scegliere la città della Fortuna e il suo mare come location di un lungometraggio da parte di un regista non fanese è invece cosa più insolita ma accade anche questo quando da bambino sei stato abituato a frequentare questa terra di cui ben presto ti sei innamorato.
E’ questa la storia di Giuliano Giacomelli, sceneggiatore nato a Isola del Liri (Frosinone) ma con origini metaurensi: il papà infatti è di Sorbolongo (frazione di Sant’Ippolito) e l’estate sull’Adriatico per lui è sempre stata un classico. Ecco perché “Profondo”, il film girato a giugno del 2016 tra il porto, i “quadri” e le vongolare fanesi e che ha già rappresentato l’Italia a rassegne cinematografiche internazionali in Brasile e Pennsylvania (Stati Uniti), non poteva che essere girato a Fano e non poteva che essere Fano a tenere a battesimo la sua anteprima nazionale. L’appuntamento è per lunedì 4 e martedì 5 novembre rispettivamente ai cinema Malatesta e Politeama dove alle 21.15 sarà proiettato questo film dalla durata di circa 90 minuti che, parola di regista, è una via di mezzo tra Moby Dick e Il vecchio e il mare, dove il protagonista è un pescatore (l’attore Marco Marchese, ndr) che per lavoro (è un fotoreporter di un giornale di matrice etologa) è alla ricerca di una manta gigante che, narra la leggenda, vive nei fondali delle nostre acque.
“Prima di iniziare le riprese – ha detto Giacomelli – avevo promesso che una volta ultimato sarei tornato qui per mostrarlo e oggi sono felice di poter mantenere la promessa. Grazie all’amministrazione comunale (Stefano Marchegiani prima e Caterina Del Bianco poi) e alle tante persone che hanno collaborato facendo da comparsa o semplicemente raccontandomi storie e aneddoti, in primis Vittorio D’Errico e Tiziana Stefanelli”. 5euro il costo per assistere alla proiezione con biglietto già acquistabile attraverso i circuiti on line dei cinema Malatesta e Politeama. Un film totalmente diverso rispetto a quelli proposti dagli stessi Secchiaroli e Lodovichetti, un film dove non si parla di Fano ma dove Fano è la giusta location per una storia drammatica a metà tra il cinema d’autore e il cinema di genere. Una piccola parte delle riprese “il 2% -precisa Giacomelli-” è stata effettuata anche a Sorbolongo e a Fiorenzuola di Focara.