Fano (PU) – Volano le scintille tra la maggioranza e gran parte dell’opposizione fanese. In mezzo al ring si combatte per i 16 milioni di investimenti che il sindaco Seri ha presentato la scorsa settimana, per la polemica del “divieto di ballo” e su quella degli eventi cancellati. L’ex primo cittadino Stefano Aguzzi (La Tua Fano) accusa il sindaco “di usare troppa fantasia” e rivendica la paternità di gran parte dei progetti presentati da Seri.
“Annuncia finanziamenti – dice Aguzzi – per realizzare un ostello all’ex Sant’Arcangelo e un museo per il Carnevale dal valore totale di 2 milioni e mezzo quando ancora di concreto non c’è nulla, neanche un progetto preliminare”. Aguzzi sfoglia gli appunti e continua: “Ha parlato pure di 3 milioni per le scogliere. Soldi che sono arrivati per merito del lavoro della mia giunta, così come degli 800mila euro per le asfaltature che risalgono al 2013 quando eravamo noi al governo della città. Stesso discorso per la strada delle barche e l’impianto di cremazione al cimitero dell’Ulivo. Infine i 500mila euro per risanare Rio Crinaccio verranno erogati solo se esclusi dal patto di stabilità”.
Maria Antonia Cucuzza (Forza Italia) si collega ad Aguzzi: “Questa giunta fa solo annunci. Aveva promesso che il bilancio sarebbe stato fatto a gennaio, invece è stato completato a luglio. A dicembre ha inserito nel calendario degli eventi iniziative che poi sono state cancellate, come la Fano dei Cesari. Non dimentichiamoci che la Soprintendenza ancora aspetta il piano del decoro urbano dall’assessore Stefano Marchegiani che dice prima di averlo pronto per poi essere smentito dal suo dirigente che confessa di trovarsi ‘ancora in alto mare’”.
Aramis Garbatini (Progetto Fano) punta il dito sulla “mancanza di una progettualità che si rispecchia nella confusione all’interno della città. Sulla fusione delle Aset manca un indirizzo programmatico e penso che questo gioiello farà una brutta fine”. Il vice sindaco Marchegiani risponde alle critiche su eventi e divieto di ballo presentando la delibera sulle deroghe acustiche in vigore fino al 15 settembre: “Chi dice che a Fano non si balla commette un grave errore, e manca di rispetto a turisti e operatori commerciali. Abbiamo adottato questo indirizzo per venire incontro alle esigenze degli esercenti. Abbiamo diviso la città in due fasce: la A, la zona costiera, e la B, il centro. Nei mesi di luglio e agosto nella prima fascia, fino alla mezzanotte, il volume della musica non dovrà superare i 65 decibel, fino alle 00.30 dovrà stare entro i 55. Nelle giornate prefestive, fino alla mezzanotte, il rumore avrà i 65 decibel come limite mentre fino all’1 si potrà arrivare ad un massimo di 55 decibel. In centro storico, sia nei feriali che nei festivi, fino alle 23.30 non si potranno superare i 65 decibel. Nei prefestivi il vincolo sarà derogato fino alla mezzanotte. Da settembre sia la fascia costiera che quella del centro non dovranno oltrepassare i 65 decibel fino alle 23.30. Nei prefestivi i 65 decibel saranno tollerati fino alle 24.