Fano (PU) – La scena a cui hanno assistito i vongolari che questa notte si sono diretti allo scalo di Fano non la dimenticheranno tanto facilmente: una barca a mezz’acqua che fa capolino dalla darsena del porto. E’ successo intorno alle 3 quando l’operaio della “Altair” di Daniele Castelluccia, riccionese, stava andando a lavorare. Arrivato sulla banchina ha visto l’imbarcazione di 16 metri affondare in mare nella darsena dove era posteggiata.
Fortunatamente all’interno non c’era nessuno. A contattare la guardia costiera e i vigili del fuoco è stato lo stesso giovane, basito per quello che stava accadendo, che ha poi contattato il proprietario: “Ero disperato – racconta Castelluccia -. In pochi minuti mi sono visto scivolare via il lavoro di una vita, quello che ti hanno lasciato i tuoi genitori”. Immediato l’intervento delIa guardia costiera e di due squadre dei vigili del fuoco di Fano, questi ultimi impegnati con una motopompa e un fuoristrada, che hanno iniziato le operazioni, durate un paio di ore, per eliminare l’acqua dall’imbarcazione.
A queste sono poi seguite quelle di trasporto, per la riparazione nella “banchina lavori” del porto a cui hanno assistito molti colleghi di Castelluccia e qualche giovane di ritorno dalle serate estive. “Non mi sono accorto di quanta gente stesse assistendo ai lavori – racconta – ero disperato nel vedere la mia barca a mezz’acqua”. Durante il suo intervento la capitaneria ha concentrato l’attenzione sull’eventuale spargimento di oli e idrocarburi in mare, ma la ricerca ha dato esito negativo.
Incidentale la causa dell’affondamento: “Con probabilità sono rimaste aperte le saracinesche e l’acqua è entrata fino alla sala motori. Il danno è ancora da quantificare ma credo sia di diverse migliaia di euro. Spero di riuscire a riprendere il lavoro entro una settimana”.