A Cartoceto la scuola multimediale locale e “Io non rischio”
- 14 Ottobre 2022
Cartoceto (PU) – Diffondere la cultura della protezione civile a partire dai percorsi educativi nella scuola, veicolare le buone pratiche per rispondere con prontezza ed efficacia alle emergenze così da ridurne i rischi, istruire i più piccoli affinché siano soggetti attivi ed educanti del proprio nucleo familiare in fatto di conoscenza, prevenzione e azione in caso di emergenza o criticità partendo dall’emergenza sanitaria da Covid-19 o dal sisma e alluvioni.
Questi gli obiettivi del progetto “Scuola Multimediale Locale” – edizione 2022, sviluppato dal Gruppo comunale di Protezione Civile, grazie alla disponibilità dell’Istituto Comprensivo “M. Polo” di Lucrezia e di “Io non rischio”. L’iniziativa nazionale nata per diffondere le buone norme da adottare in caso di calamità, quest’anno, nelle giornate di domani (15 ottobre) a Lucrezia via della Repubblica e domenica 16 in Piazza Roma a Montefelcino, si focalizzerà sulla risposta agli eventi sismici.
«Questi progetti – evidenzia il Sindaco di Cartoceto Enrico Rossi – accanto alle finalità educative e di indubbia sollecitazione alla solidarietà, aggiungono un tassello fondamentale per trasformare il cittadino, sin dall’età scolare, Da spettatore che talvolta non può altro che fermarsi alla mera testimonianza orale o multimediale di quanto accade, a soggetto che, conoscendo il rischio e la modalità corretta di azione, agisce per prevenirne gli effetti. È anche attraverso queste piccole azioni della quotidianità – sottolinea Rossi – che si costruisce il cittadino di domani e una società più consapevole, responsabile, protagonista, solidale».
Le iniziative sono partite lo scorso 20 e 21 settembre con due appuntamenti del progetto “Scuola Multimediale Locale” dedicati esclusivamente alle classi quarte della scuola primaria, uno con il personale esperto dell’Asur e l’altro con gli psicologi del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), il percorso si è poi concluso presso il Parco Martiri di Bologna, con un’azione dimostrativa, aperta a tutte le classi aderenti, con simulazione di interventi d’emergenza.
I ragazzi hanno potuto interfacciarsi con i vari gruppi presenti, a partire dalla stessa Protezione Civile di Cartoceto al CISOM, dall’Esercito Italiano Comando Regionale al Dipartimento di Prevenzione Asur, dalla Polizia Locale di Cartoceto all’arma dei Carabinieri territoriali di Saltara e Forestali di Cartoceto, passando per l’Associazione C.B. Mattei Fano e i gruppi comunali di Colli al Metauro, Montefelcino e Sant’Ippolito. Tra esercitazioni con simulazione d’intervento sanitario di persone affette da Covid-19, i ragazzi hanno potuto imparare le giuste pratiche di comportamento e l’importanza di ciascun corpo nell’assolvimento delle proprie funzioni.
«Dopo il percorso di lezioni in classe – racconta Maurizio Vincenzi, coordinatore del Gruppo comunale di Protezione Civile di Cartoceto – la giornata sul campo ha dato la misura di quanto accaduto durante il periodo pandemico, creando valore non solo per i bambini partecipanti e per le loro famiglie ma anche per noi volontari e attori dell’intervento emergenziale che in queste occasioni rafforziamo amicizie e percorsi di collaborazione solidale con altre associazioni e realtà in prima linea nelle varie calamità».
Al fruttuoso percorso affrontato con il progetto “Scuola Multimediale Locale”, questo weekend si aggiungono le attività dell’iniziativa nazionale “Io non rischio” che mette in sinergia la Protezione Civile con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’ANPAS, ReLuis, CIMA, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ANCI.
«Un doveroso e sentito ringraziamento va alla preziosa collaborazione di coloro che sono intervenuti apportando al progetto un significativo contributo in termini di esperienza e competenza – evidenzia soddisfatta l’Assessore del Comune di Cartoceto alla Protezione Civile, Sonia Gambini – La realizzazione di percorsi educativi nella scuola relativamente ai temi della cultura di Protezione Civile rappresenta una delle più efficaci forme di investimento culturale e sociale per veicolare il messaggio della solidarietà, della partecipazione, della condivisione, del rispetto e della sicurezza. È proprio attraverso il percorso fatto con lo studente, alla sua sensibilizzazione e al conferimento di competenze che il ragazzo diventa soggetto attivo della Protezione Civile, svolgendo l’importante ruolo di alfiere della sicurezza anche all’interno del proprio nucleo familiare».