PESARO – “L’aumento vertiginoso di gasolio e benzina sta seriamente minacciando la timida ripresa economica e rischia di vanificare i positivi risultati raggiunti a fatica dalle imprese negli ultimi mesi”. A lanciare il grido d’allarme è Moreno Bordoni, segretario di Cna Pesaro-Urbino secondo cui la crescita del carburante alla pompa che ha superato il 20% in pochi mesi, mette a serio rischio vari settori dell’economia. “L’aumento dei prodotti petroliferi – si legge in una nota di Cna -, potrà avere come diretta conseguenza l’aumento delle tariffe elettriche, dell’energia e dei prezzi al consumo.
Alla base, come sempre – dice il segretario della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni – manovre speculative e tensioni internazionali che portano il prezzo dei carburanti a prezzi stellari. Questo finisce per penalizzare fortemente tutto il sistema delle imprese (a partire da quelle manifatturiere), che basano gran parte della loro attività sul trasporto non solo sulla distribuzione dei prodotti ma anche sull’approvvigionamento delle materie prime.
Come CNA siamo fortemente preoccupati, soprattutto per le imprese dell’autotrasporto. Già ci hanno pensato dieci anni di crisi pesantissima e di concorrenza sleale – dice Moreno Bordoni – a far chiudere decine e decine di imprese nella nostra provincia. Ora questo nuovo rincaro dei carburanti rischia di far spegnere i motori di tante aziende del settore. Già penalizzati rispetto agli altri vettori esteri per una tassazione che li stritola, gli autotrasportatori corrono il serio rischio di pagare per primi gli effetti di questa corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti. Le accise e le tasse che gravano sulla distribuzione hanno portato il prezzo di gasolio e benzina nel nostro Paese ai primi posti in Europa. Un record negativo che rischia di essere amplificato dalla situazione di incertezza politica che regna ormai da tre mesi nel nostro Paese”.