San Costanzo (PU) – Da barista a spacciatore. E’ questa la parabola compiuta da O.M. 58enne originario di Mondolfo, da tempo residente a Trecastelli (AN), noto gestore di un bar in località Ponte Rio di Monte Porzio (PU).
I carabinieri da diverso tempo avevano notato diversi soggetti, noti assuntori di cocaina, spostarsi nelle prime ore pomeridiane e serali dalla riviera marottese e fanese verso l’entroterra.
Dopo una lunga serie di mirati controlli nei confronti dei soggetti cocainomani, si accertava che la loro meta non era altro che l’abitazione di O.M. dove le persone si presentavano apparentemente per “visite di cortesia” mentre di fatto acquistavano dosi di cocaina. I Carabinieri, dopo aver raccolto numerosi indizi, decidevano di intervenire proprio all’interno del Bar di San Costanzo gestito da O.M. nel quale, trovando e sequestrando 4 dosi di cocaina, chiaro indizio del fatto che la sostanza stupefacente detenuta fosse destinata allo spaccio.
Nella successiva perquisizione domiciliare venivano rinvenute altre dosi di cocaina già pronte alla cessione. In totale veniva sottoposta a sequestro cocaina per un totale di 72 grammi, di cui 26 di sostanza da taglio. Oltre allo stupefacente i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 4 bilancini di precisione, la somma contante di € 650,00 ritenuta provento di spaccio.
La stessa sera del 31 gennaio dopo aver raccolto elementi di prova così schiaccianti O.M. veniva dichiarato in arresto e tradotto, dietro disposizione della Procura della Repubblica di Pesaro, presso la casa circondariale pesarese. Nell’ambito della stessa attività d’indagini venivano segnalati alla Prefettura di Pesaro i numerosi “clienti” del barista per uso personale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
L’operazione che ha condotto all’arresto di O.M. appare oltretutto importante in relazione alla prevenzione della microcriminalità giacché diversi acquirenti in precarie condizioni economiche pur di approvvigionarsi della droga si dedicavano a reati contro il patrimonio.