Fano (PU) – Ha lasciato non pochi strascichi il consiglio comunale di ieri dove, tra le altre cose, si doveva votare una delibera riguardante un contributo straordinario al Fano Calcio. Al momento della votazione, la minoranza è uscita dall’aula (e con loro il consigliere Riccardo Severi) facendo così mancare il numero legale in quanto presenti in aula solo 12 consiglieri della maggioranza su 16.
“Negli ultimi consigli comunali – scrive Stefano Mirisola in rappresentanza dei gruppi consiliari di Progetto Fano, Forza Italia e La Tua Fano – la maggioranza è stata più volte garantita dall’opposizione, anche su delibere molto delicate, come più volte riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio Comunale. Ieri sera abbiamo constatato che il sindaco non ha più la maggioranza. In aula infatti c’erano solo 12 consiglieri su 16 e tra l’altro si doveva votare su una delibera sulla quale avevano già espresso parere contrario due dirigenti”.
Pronta la replica del sindaco Seri: “Nessun problema di maggioranza. Le forze politiche che guidano questo Comune sono coese e lavorano ogni giorno per migliorare la città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Tutti si riempiono la bocca dicendo che la politica non deve essere un mestiere – spiega Seri – poi quando capita come ieri sera che alcuni consiglieri comunali di maggioranza non possono intervenire per problemi di lavoro, si strumentalizza subito la situazione per il proprio tornaconto. E’ capitato anche ad altre amministrazioni e ricapiterà in futuro ad altri colleghi di non riuscire a partecipare all’assemblea anche se si siede tra i banchi della maggioranza. L’importante è che poi si dimostri con i fatti di voler bene a questa città ed il lungo elenco di opere ed interventi effettuati da questa giunta ne sono la dimostrazione”.
Il sindaco rimanda poi le accuse al mittente. “La minoranza poteva mandare un segnale di responsabilità garantendo il numero legale ma ha preferito non farlo esclusivamente per cercare di trarne un vantaggio politico. Ecco, sono proprio queste azioni che allontano i cittadini dalla politica. Mezzucci che non portano a nulla, azioni fatte solo per prendersi qualche ‘mi piace’ in più sui social network. Dispiace vedere che un like venga anteposto al bene della collettività così come dispiace vedere che chi punta il dito per criticare e prendersi qualche minuto di gloria sulla stampa non è disposto a rimboccarsi le maniche per far crescere la propria città”.