(ANSA) – ANCONA, 27 MAR – Anche se non è ancora finita l’emergenza sanitaria per il coronavirus, secondo il consigliere regionale della Lega Mirco Carloni, bisogna “accelerare al massimo sull’economia” dato che “si rischia il collasso del sistema produttivo marchigiano fatto di piccole, piccolissime e medie imprese”. “C’è anche un tema sui tributi – dice Carloni, lui stesso convalescente dal Covid-19 -, ma il problema è che molte aziende sono ferme, non hanno più ricavi, in questa situazione sono in difficoltà non solo a pagare le tasse, ma anche dare le anticipazioni legate alla cig”. Il consigliere leghista presenta alcune proposte “come contributo”, in maniera trasversale. “Prima di tutto bisogna dare un’iniezione di liquidità” sostiene, suggerendo un contributo a fondo perduto “pari al 10% della media del fatturato di ogni Pmi, con un tetto massimo per azienda di 50 mila euro. Non l’ho inventata io, in Svizzera c’è una misura analoga”. Poi “bisogna superare la legge della Regione Marche che prevede che per le richieste di finanziamenti fino a 150 mila euro le imprese debbano rivolgersi ai Confidi, che garantiscono il credito verso gli istituti di credito chiamati a erogarlo. Una misura che ha senso – secondo Carloni – in periodo ordinario. Ora bisogna applicare il decreto ‘Cura Italia’ e permettere l’accesso delle banche al Fondo centrale di garanzia, superando questo tetto in modo da intervenire più rapidamente”. Infine è necessario “rimodulare i bandi dei fondi Fesr, Fse e Psr in funzione anticrisi, rinegoziandoli con il governo e con la Ue, bisogna creare degli strumenti in grado di sostenere la riapertura delle imprese, tra qualche settimana, o tra qualche mese. Altrimenti – conclude Carloni – molte rischiano di non riaprire più”.(ANSA)