Fano (PU) – “Ho visto la morte in faccia. Non è possibile che una ‘povera disgraziata’ che va a lavorare, si ritrovi a vivere una sciagura del genere”. Antonella Prosperi lavora nella libreria Mondadori in centro a Fano e, lo scorso 21 novembre, è rimasta coinvolta in un incidente stradale. La 52enne nata a Chieti ma residente a Caminate dal ‘96, intorno alle 11.35 stava andando in città passando lungo la strada Camminate quando ha perso il controllo della propria auto a causa del fango presente sulla carreggiata.
“Come da tre anni a questa parte, – spiega la Prosperi – stavo andando al lavoro. Dovevo aiutare la mia titolare a sistemare alcune cose in negozio. Ad un certo punto, la mia Ford Fusion ha cominciato a slittare finendo per urtare il muro di terra lungo il margine della strada. Un secondo prima dell’impatto ho pensato che la mia vita sarebbe finita. Ho sentito la botta e, dopo qualche minuto, sono arrivati i medici che mi hanno messo su una barella e portata in ospedale. Arrivata al Santa Croce con il 118, mi hanno diagnosticato la frattura dello sterno e della dodicesima vertebra dorsale. Da lì, mi hanno spedita in Neurochirurgia a Pesaro per sottopormi a un trattamento a causa delle fratture da compressione riportate. Oggi sono allettata come una anziana di 90 anni. Ho il divieto di sedermi e l’obbligo di tenere un busto”.
Antonella Prosperi ancora non si capacita di come tutto sia potuto succedere per colpa di una carreggiata dissestata, nonostante siano stati tanti ad avvertire l’amministrazione della pericolosità della strada:
“E’ piena di infiltrazioni d’acqua proveniente dai campi che, quando le temperature si fanno più rigide, provocano la formazione di ghiaccio nelle zone non soleggiate. Inoltre, è sempre presente una poltiglia di fango pericoloso per tutti gli automobilisti. Parlando anche con altri vicini, mi è stato detto che questa criticità, presente da tanto tempo, è stata fatta notare più di una volta all’amministrazione. La cosa paradossale è che nel punto dove è avvenuto il mio incidente non hanno nemmeno installato un cartello che avvisasse del pericolo”.
Una disavventura, quella successa ad Antonella Prosperi, che la segnerà per tutta la vita: “Non so se avrò il coraggio di salire più su una automobile. E’ una disgrazia che mi sta portando delle conseguenze pesanti e che poteva essere evitata. Non posso restare in silenzio: quello che è successo a me non deve accadere mai più”.