Fano (PU) – La VII Commissione consiliare, quella di garanzia e controllo, tornerà a riunirsi a breve per parlare del digestore. Ad annunciarlo è il presidente Luigi Scopelliti (Lega) l’indomani la prima riunione che si è tenuta lo scorso lunedì e di cui ancora si continua a parlare.
“Dato il limitato tempo a disposizione – spiega Scopelliti – e la richiesta di alcuni membri e cittadini,la VII commissione organizzerà a breve un nuovo incontro con la dirigenza ASET sia per concludere i temi che erano all’ordine del giorno, come l’ ottimizzazione con ampliamento della discarica di Moneschiantello, sia per dare nuovo spazio per l’ approfondimento del tema del digestore”. La sensazione è quella che da qui ai prossimi giorni dell’argomento si parlerà e pure tanto. Intanto dall’audizione di lunedì è emerso che il nuovo Digestore Anaerobico, ovvero l’impianto per lo smaltimento dell’organico (umido e verde) sarà in funzione entro il 2022. Sarà il consiglio comunale a decidere l’ubicazione quel che è certo è che l’ipotesi Fano (Monteschiantello, Bellocchi, Falcineto) non è da escludere.
In commissione il presidente di Aset Reginelli aveva ricordato i vantaggi che tale impianto porterebbe, come la produzione di biogas, elemento fondamentale dell’economia dei trasporti, di anidride carbonica, utilizzabile dagli ospedali e di digestato, che in agricoltura può sostituire i concimi azotati. Lo stesso sindaco Massimo Seri, da sempre rivendica le chance che si prospetterebbero per Fano qualora l’impianto fosse realizzato nella Città della Fortuna anziché in altre città della provincia.
“L’impianto – disse lo scorso febbraio – permetterà ai cittadini di risparmiare un sacco di soldi sulle bollette. Oggi Fano subisce l’aumento di tariffe per confluire rifiuti organici e verde pubblico fuori comune e questi aumenti si ripercuotono sulle bollette. Costruire un proprio impianto invece, oltre a creare posti di lavoro, significherebbe ridurre i costi”.