Pesaro (PU) – “Non se ne può più. Quando è arrivato circa 3 anni fa abbiamo cercato di aiutarlo, magari dandogli qualche soldo o comprandogli un panino. Con il tempo la situazione è degenerata, si fa i bisogni addosso, staziona davanti al negozio infastidendo perfino i fornitori. È ora di finirla”. Ad affermarlo è Monica Canavesi del negozio di abbigliamento Terranova di corso Matteotti riferendosi al senzatetto, oramai conosciuto dai più in città, che è solito frequentare piazza Donatori di Sangue, la panchina di fronte alla chiesa di San Tommaso e i giardini Leopardi di fronte alla scuola Olivetti. Il pensiero della dipendente del negozio è condiviso da diversi esercenti del centro storico, stanchi di una situazione diventata oramai insostenibile.
“Passa molto tempo a sedere nella panchina di fronte alla chiesa, proprio qui accanto al negozio – aggiunge Canavesi -, il mio pensiero va anche ai turisti che, non conoscendo la situazione, permettono ai proprio figli, anche piccoli, di sedersi e toccare quella panchina, dove lui, spesso, fa i suoi bisogni, con il rischio di prendersi chissà quale malattia. Si deve fare qualcosa”.
Stesso pensiero per alcuni negozianti di piazza Donatori di Sangue che per protesta, questa mattina, hanno “impacchettato” la panchina utilizzata dal barbone con del nastro bianco e rosso e vi hanno messo sopra un cartello con la scritta: “Panchina chiusa per l’incuria dell’uomo e l’assenza di risposte a tante chiamate fatte agli organi competenti”.
A confermare il disagio Loretta e Donatella dell’omonima lavanderia, situata nella piazzetta: “L’appuntamento è fisso. Tutti i giorni, intorno alle 12.30, il senzatetto si presenta qui con il suo fiasco di vino e dorme sulla panchina fino alle 17 lasciando, di solito, anche qualche ‘ricordino’. Dopo quell’ora, tutti i santi giorni, siamo costretti a pulire la panchina con la varechina. Parliamo di una persona che ha bisogno di cure, le segnalazioni a chi di dovere sono state fatte, ma ancora non è cambiato nulla”.
Claudio Nanni, titolare del Punto Simply di via San Francesco racconta: “Lo conosciamo bene anche noi purtroppo. Viene tutti i giorni a comprare il vino. Poco tempo fa durante una sua visita, con il supermercato pieno di gente, ha iniziato a orinarsi e defecarsi addosso. Ditemi voi se questa è una situazione sostenibile. Purtroppo le forze dell’ordine hanno le mani legate davanti a queste situazioni. Altra cosa che tra l’altro io non concepisco: la legge mi punisce se permetto al mio cane di fare un bisogno in terra senza raccoglierlo ma consente ad un essere umano di fare lo stesso senza punirlo? Assurdo”. – See more at: https://www.fanoinforma.it/Cronache/art40676/28_agosto_14/Fano_emergenza_senzatetto.html#sthash.xhkL6yQr.dpuf