Fano (PU) – L’Assemblea degli iscritti del PD Fano, presieduta da Matteo Radi, si è tenuta lunedì sera al centro civico di Gimarra. Dopo l’introduzione del Segretario Tommaso Della Dora e l’intervento dell’on. Irene Manzi che hanno analizzato il risultato elettorale e l’avvio della fase congressuale nazionale si sono succeduti numerosi interventi. Oltre 100 i partecipanti, tra questi erano presenti anche la Segretaria provinciale Rosetta Fulvi, la Consigliera regionale Micaela Vitri, il Vice Sindaco Cristian Fanesi, la Presidente del Consiglio comunale Carla Cecchetelli, la capogruppo Agnese Giacomoni e altri consiglieri comunali, poi anche Alessia Morani e Renato Claudio Minardi.
Alle ultime elezioni politiche il Partito Democratico è stato penalizzato nonostante il grande senso di responsabilità dimostrato nei confronti del Paese negli ultimi anni sostenendo governi che hanno attraversato momenti difficili come la crisi economica, l’emergenza pandemica e la guerra. Responsabilità che il Partito rivendica ma che non è riuscito a far percepire adeguatamente agli elettori.
Gli interventi dei presenti sono stati accomunati da un forte spirito unitario e si sono focalizzati sull’importanza di rimettere al centro dell’agenda politica i temi legati al lavoro, alle emergenze climatiche e ambientali, alla difficile situazione delle famiglie causata dall’aumento dei costi dell’energia, la scuola, il sostegno alle giovani generazioni e l’importanza di dare centralità alla cultura.
Un partito con le idee chiare e con la forza ed il coraggio delle proprie posizioni. Un partito di nuovo attrattivo perché capace di ritrovare interesse tra i giovani e di interpretare i bisogni e le aspettative delle persone a partire da quelle più in difficoltà.
Diffuso anche il sentimento di affrontare positivamente la fase congressuale nazionale che si sta aprendo, con l’auspicio che possa rinnovare la classe dirigente, ritrovare l’identità del partito sui temi indicati ed eleggere un segretario autorevole che sappia interpretare al meglio i bisogni del Paese. La ricchezza dei contributi emersi saranno raccolti dagli organismi del partito, che si propone di proseguire con questo metodo di confronto partecipativo sia con gli iscritti che con gli elettori.