Fossombrone (PU) – Il Giro d’Italia approda a scuola. In occasione dell’imminente arrivo della tappa Terni-Fossombrone, sono stati consegnati ieri agli allievi dell’Istituto superiore tecnico professionale Donati oltre 1.000 cappellini ufficiali del Giro d’Italia.
A consegnare i copricapo con il rosa ufficiale e il logo del Giro, il sindaco Massimo Berloni; il vicesindaco, Michele Chiarabilli; l’assessore ai servizi sociali e istruzione, Laura Giombini e l’assessore ai musei, Federica Romiti. A riceverli la dirigente scolastica, Alessandra Di Giuseppe.
I cappellini sono stati realizzati e donati agli studenti grazie alla sponsorizzazione di Master Quality, la società di consulenza ambientale, igiene e sicurezza e medicina del lavoro della CNA di Pesaro e Urbino. Proprio per questo erano presenti alla consegna anche il direttore generale di Master Quality, Massimiliano Luchetti, il presidente della CNA di Fossombrone Massimo Marini e il responsabile territoriale della CNA, Fausto Baldarelli.
I tanti cappellini indossati dai ragazzi punteggeranno di rosa gli ultimi chilometri del percorso, quelli che porteranno la carovana del giro in città e rimarranno a futura memoria di una tappa storica per Fossombrone e il territorio. Lo sport e il ciclismo in particolare rappresentano da sempre un esempio per molti giovani.
“In particolare, il ciclismo – afferma Massimiliano Luchetti di Master Quality – aiuta i ragazzi a conoscere e capire i propri limiti e le proprie capacità e a sviluppare anche le proprie doti di resistenza. Ma sopra a ogni altra cosa insegna la resilienza, ossia la capacità di superare le difficoltà ed adattarsi agli imprevisti”.
“Per noi – conclude il presidente della CNA forsempronese, Massimo Marini – è stato un grande piacere far dono ai ragazzi dei cappellini del Giro. Non è solo un fatto simbolico ma un modo per farci riconoscere, affinché i giovani comprendano l’importanza dello studio e della formazione e perché da domani CNA può rappresentare per loro un riferimento per l’inserimento nel mondo del lavoro”.