Fano (PU) – Venerdì 25 agosto la Rocca Malatestiana di Fano ospita – su iniziativa del Comune di Fano e di Work in progress– la Classica Orchestra Afrobeat uno straordinario ensemble composto da tredici musicisti di estrazione mista classica, barocca e popolare, diretta da Marco Zanotti con la voce solista di Njamy Sitson in Polyphonie.
La Classica Orchestra Afrobeat crea nei suoi lavori di composizione o arrangiamento un territorio di confine che mescola le sonorità e le peculiarità espressive degli strumenti della tradizione colta europea come archi, legni e clavicembalo con le percussioni, i canti e le poliritmie africane. Nella sua terza produzione artistica dopo la rilettura di Fela Kuti insieme al figlio-erede Seun, e l’opera epica Regard sur le Passé con i due griot Baba Sissoko e Sekouba Bambino, in Polyphonie si dedica alla contemplazione catartica delle voci della natura e crea un proprio habitat immaginifico alla ricerca di una primitiva armonia tra l’umano e il divino. L’ensemble emiliano-romagnolo con il suo organico misto di strumenti antichi europei ed africani, intaglia storie che mantengono una ritualità dilatata, in simbiosi con la smisurata grandezza della natura. Nell’utilizzo delle voci e del contrappunto vi è la duplice valenza della tradizione musicale colta europea e del ricco patrimonio ritmico africano. Fatta eccezione per un brano di Miriam Makeba, il programma è costituito di composizioni originali, nate dal silenzio mobile di un lago o dal respiro degli alberi, frutto di un estensivo lavoro di gruppo.
“Cerchiamo quel suono profondo, rigoglioso eppure così semplice, a volte disarmante. Nelle composizioni – afferma Marco Zanotti – risaltano i contrappunti tra i singoli strumenti e le sezioni mentre le voci soliste sono quasi sempre al servizio della collettività e l’impasto sonoro tende a muoversi come un tutt’uno corale. Mokoondi (“lo spirito della foresta”) irrompe sotto forma di una partitura per soli tamburi ispirata e trascritta a partire dal funambolico canto di un passero. Da qui prende il via Polyphonie, un rito collettivo di cui il pubblico è parte attiva, grazie anche ad alcune “incursioni” vocali in platea. Benvenuti”.
Nato e cresciuto in Camerun, Njamy Sitson è la voce solista di Polyphonie. Cantante, polistrumentista, compositore, musicoterapeuta, performer e attore è un artista dal profilo internazionale che si dedica ai canti polifonici millenari dei Pigmei e delle popolazioni centrafricane ma anche al canto barocco europeo, con collaborazioni eccellenti e un’intensa attività didattica in tutto il mondo. Attulamente insegna presso il Freies Musikzentrum di Monaco di Baviera. Ha registrato due album a proprio nome intitolati African Angel e Kulu, nei quali mostra una musica afro-contemporanea in cui le radici africane incontrano la musica classica europea, con un pizzico di jazz.
Ingresso libero. Informazioni, Teatro della Fortuna 0721 800750, Inizio concerto ore 21.30.