Pesaro (PU) – Sono 752 le nuove aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pesaro-Urbino mentre sono 1003 quelle che hanno cessato la loro attività. I dati, relativi al primo trimestre del 2016, sono stati resi noti dalla stessa Camera di Commercio provinciale ed evidenziano la difficoltà con cui si trova a fare i conti il tessuto imprenditoriale pesarese (saldo negativo di 251 unità).
Nell’analisi a livello settoriale nel primo trimestre 2016 si evidenzia come l’agricoltura prosegua il trend negativo degli ultimi anni, con una flessione di 27 unità. Nello stesso periodo il settore manifatturiero registra una flessione di 28 unità ed uno stock complessivo di 5.769 imprese. Tra i sottosettori si registra una minima flessione nel settore prodotti in metallo (-4) e fabbricazione di mobili (-6) così come in altri comparti che in passato hanno dimostrato tradizionale tenuta: 76 sono le imprese che hanno chiuso nel commercio, 71 nelle costruzioni e 16 nel settore alloggio e ristorazione.
Situazione sostanzialmente stabile per il settore abbigliamento con che vanta 656 aziende attive (una in più rispetto al 2015) e positiva per le attività immobiliari (+28). Segno meno per l’artigianato che registra 11.369 imprese, 138 in meno rispetto l’anno scorso. “Sulla base dei dati principali sulla natalità-mortalità delle imprese provinciali – sostiene il presidente Alberto Drudi – si confermano segnali d’incertezza dall’economia reale che ancora stenta a decollare. Naturalmente il sistema delle Camere di Commercio, come nella loro storia e natura, sarà sempre al fianco degli imprenditori, anche con il contributo delle associazioni di categoria, ed impiegherà tutte le risorse disponibili per affrontare la crisi e favorire un nuovo processo di sviluppo”.