Fano (PU) – I lavori in corso al Lido e il “buco” in piazzale Amendola per i lavori dell’impianto di sollevamento delle acque meteoriche non sono passati inosservati durante questo week end, il primo a tutti gli effetti dopo gli allentamenti del lockdown per bar e ristoranti.
Lega
Fano parla di una “vergognosa mancanza di trasparenza”:
“Purtroppo
per i nostri amministratori
– scrive
il segretario, Massimo Mei -,
i ritardi e la confusione non servono a coprire il disastro compiuto
nel cuore del nostro salotto buono.
L’opacità
della Giunta nel voler nascondere l’accaduto ha origini lontane, da
quando gli Assessori Fanesi prima e Tonelli poi, hanno addotto
motivazioni risibili e non corrispondenti al vero circa il
rallentamento dell’opera.
E’
da dicembre 2018 che sono agli atti le variazioni progettuali
utilizzate come scusante negli anni successivi, culminate nel goffo
tentativo di giustificare l’indifendibile stop al cantiere a causa
del calcestruzzo non maturato.
Per
far luce definitivamente sull’accaduto abbiamo richiesto un accesso
agli atti già dallo scorso Gennaio e tra variazioni contrattuali di
cui non si fa riferimento negli atti consegnati, all’appello dei
documenti mancanti troviamo:
Verbale
di consegna dei lavori,
Perizia
di Variante per modifica della vasca,
Relazione
geologica e geotecnica,
Aggiornamento
Piano Sicurezza e Coordinamento,
Aggiornamento
Cronoprogramma,
Aggiornamento
Piano di Manutenzione”.
Lo scorso 5 maggio il carroccio ha chiesto un ulteriore accesso agli atti, senza però ottenere risposta: “Venti giorni per consegnare documenti che a norma di legge dovrebbero essere già redatti – conclude la nota -, lasciano trasparire una malcelata volontà di insabbiare problematiche che i cittadini fanesi hanno il diritto di conoscere e l’amministrazione il dovere di rendere note”.