Fano (PU) – Si sapeva ormai da diversi mesi, ma questa mattina è arrivata l’ufficialità. Renato Claudio Minardi scende in campo per la campagna delle regionali del prossimo maggio, fissando subito le priorità: ”Dobbiamo portare a casa risultati sulla sanità con l’ospedale unico realizzato a Fosso Sejore, sul dragaggio del porto e sulle scogliere. Mi batterò per essere incisivo”. In realtà la quadra sulla sua candidatura era stata trovata lo scorso dicembre quando in Comune Torriani, Fulvi, Minardi e Seri avevano delineato il percorso: Minardi candidato del Pd, Rosetta Fulvi alla presidenza del consiglio e Francesco Torriani in giunta nel caso si opti per il settimo assessore. Ad affiancare Minardi questa mattina c’erano Rosetta Fulvi e Stefano Marchegiani che ha riservato parole al miele nei confronti dell’ex assessore provinciale: “Uomo di grande affidabilità che non si risparmia mai, in questi anni si è costruito una rete consolidata di contatti in tutto il territorio”. Minardi sapeva che con un altro candidato la sua elezione sarebbe stata quasi impossibile: “Con Perini e Fulvi è stata fatta una sintesi politica, se fossimo stati più di un candidato sarebbe stato difficile raggiungere l’obiettivo. Per l’elezione non bastano i voti di Fano, un lavoro importante va fatto in tutto l’entroterra. In questo senso mi sono mosso costruendo una tela di rapporti”. Minardi rimarca la necessità secondo cui “Fano deve avere un consigliere di maggioranza. In questi anni abbiamo pagato la mancanza di rappresentanza che oggi, più che mai, si rende indispensabile considerando che la Province sono state ridimensionate”. Poi una spallata a Spacca: “L’alleanza compatta intorno al suo nome non c’è. Se prima voleva essere il candidato del centrodestra ora è rimasto il candidato di se stesso. È poco credibile come il progetto che vuole attuare”. Infine Minardi ha fatto sapere che si dimetterà da vicepresidente provinciale del Pd, mantenendo l’incarico di presidente del Consiglio.