Fano (PU) – Iniziate ufficialmente al Porto di Fano le operazioni di dragaggio selettivo delle darsene. 27mila saranno i metri cubi di sedimenti che saranno portati via dal fondale fanese che si aggiungo ai 34mila già dragati a fine 2015, per un totale di 61mila mc che rappresentano un record per la città di Fano. Ad effettuare i lavori è la ditta Tiozzo Fratelli e Nipote di Chioggia, già presente con un mezzo (arrivato il 25 aprile) e che presto sarà operativa anche con un’altra draga.
“Dopo tante assemblee e le lecite richieste – ha sottolineato il sindaco, Massimo Seri – finalmente diamo una risposta concreta ai settori di marineria, pesca e cantieristica mantenendo un impegno che ci eravamo presi. Nel decennio precedente erano stati 21mila i mc dragati e questo la dice lunga su come questo intervento sia stato atteso. Ovviamente – ha concluso il sindaco – non è un intervento risolutivo, occorre una manutenzione ordinaria affinché si eviti di intervenire poi in emergenza”.
Buone notizie dunque per la marineria che presto potrà esultare per altri interventi, uno per la sistemazione delle banchine “gli altri – spiega l’assessore all’Urbanistica, Marco Paolini – per un finanziamento complessivo di 1,033 milioni -, per poter ricaricare la diga foranea danneggiata dalla mareggiata e per il dragaggio della parte navigabile del Porto perché è li che troviamo la sedimentazione che poi entra nelle darsene. Quello che celebriamo oggi – afferma Paolini – è un evento di portata storica ma che oggettivamente dovrebbe essere ordinaria amministrazione e questo fa capire le difficoltà che si sono incontrate lungo il percorso iniziato con l’accordo di programma nel 2008”.
Le operazioni dovrebbero concludersi tra i 45 e 60 giorni e dei 27mila metri cubi estratti, 20mila, quelli di classe B, saranno trasportati in cassa di colmata e circa 7mila ( classe A2) saranno trasportati nell’area per il sommergimento fuori il porto di Ancona. 840mila euro è il costo totale di questo intervento che prevede l’estrazione di circa 1000metri cubi al giorno di sedimenti e che, come affermato dalla ditta esecutrice, ha già riservato sorprese come il ritrovamento di pneumatici, attrezzi vari e addirittura biciclette. “L’intervento – ha sottolineato il comandante della capitaneria di Porto, Clara Iasella – darà vita e respiro al porto che in questo modo sarà appetibile anche da imbarcazioni che provengono da fuori Fano che peraltro hanno già richiesto informazioni”. Alla fine delle operazioni la profondità del porto sarà di tre metri e mezzo.