Fano (PU) – “Siamo ancora in tempo per salvare il Santa Croce”. Lo hanno ribadito a gran voce questo pomeriggio i rappresentanti di #iofirmoperlasalute, il comitato nato proprio con l’obiettivo di salvare la sanità locale che in questi giorni è presente in città con dei banchetti per raccogliere le firme con l’intento di indire un referendum.
“Si sta diffondendo la notizia che la nostra azione è tardiva – hanno spiegato Gianluca Ruscitti (Possibile), Stefano Aguzzi (La Tua Fano), Marta Ruggeri (M5S) e Carlo De Marchi (Bene Comune) – perché la Regione ha già deciso. Le cose non stanno così. Entro il 15 giugno la Regione dovrà ufficializzare la dichiarazione di pubblica utilità, documento che darà poi il via alle procedure per l’indizione del bando, ma questo non significa che il 15 giugno si avrà la certezza che nascerà un nuovo ospedale e che la sua ubicazione sarà Fosso Sejore”.
L’iter burocratico, infatti, è molto lungo e complesso e le motivazioni, anche tecniche, le ha date l’esponente di Possibile, Ruscitti: “La dichiarazione di pubblica utilità – spiega Ruscitti – deve essere approvata dal Consiglio Regionale e, in caso di approvazione, il Comune di Pesaro dovrà obbligatoriamente fare la variante al Piano Regolatore in quanto l’area di Fosso Sejore, ad oggi, è ad uso agricolo ed adibita a campeggio. In più – continua Ruscitti – sull’area si dovrà effettuare il V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) e anche quello comporterà l’allungamento dei tempi. Pertanto – conclude Ruscitti – le voci circolate che non ci siamo coi tempi non corrispondono al vero e chi non lo avesse ancora fatto può raggiungerci ai banchetti e firmare perchè, nel frattempo che l’iter si compie, il Santa Croce non può continuare ad essere smantellato in questa maniera”.
A proposito di firme, in mattinata lo stesso Ruscitti, assieme ad Aguzzi e Ruggeri, ha incontrato il sindaco di Fano Massimo Seri per chiedergli ufficialmente di partecipare alla manifestazione del 29 aprile in cui saranno consegnate all’amministrazione le firme raccolte che, attualmente, sono oltre 3 mila.
“Il referendum si farà – hanno concluso i rappresentanti di #iofirmoperlasalute -, ne siamo certi. Speriamo che il sindaco accolga il nostro invito di venire a firmare e, soprattutto, di valutare la nostra proposta di accorpare questo voto con la consultazione referendaria costituzionale di ottobre questo per un risparmio economico e per creare meno disagi ai cittadini”.