Fano (PU) – I commercianti del centro storico sono pronti a scendere in piazza “per esternare il nostro malcontento verso un’Amministrazione comunale, che ha deciso di toglierci tutto, che ha deciso di rendere Fano di serie C, che ha deciso di far morire il centro storico e di conseguenza tutta la città”. E’ quanto si legge nel volantino che, da venerdì scorso, sta girando tra i negozianti. Data della protesta giovedì 27 luglio, ore 15, quando gli esercenti compiranno una sfilata di protesta che dal Pino Bar, attraverserà l’intero corso Matteotti per giungere fino alla chiesa di Sant’Antonio e tornare indietro fino a piazza XX Settembre. “Non escludiamo forme di manifestazioni eclatanti” anticipa Antonella Ago, segretaria del comitato Apriamo il Centro (che domani si riunirà per decidere le sue sorti, “nel caso in cui si decida di scioglierlo sarà la nostra ultima iniziativa” dicono). Il motivo della sfilata è il “totale disinteresse dell’Amministrazione” per la promozione turistica, l’organizzazione di eventi e il degrado in cui molte zone del centro si trovano oggi. “Abbiamo dato tempo alla giunta di dimostrarci di saper lavorare ma è passato oltre un anno dall’insediamento e la città è arrivata a un livello di degrado e di incuria, mai raggiunto negli ultimi anni. Abbiamo il diritto e la possibilità di diventare una città a vocazione turistica, ma ciò non avverrà mai con quest’Amministrazione, immobile e statica da oltre un anno”.
Nella lista dei punti critici la chiusura o il mancato utilizzo dei monumenti “più belli, come la Corte Malatestiana e la chiesa di San Francesco, in cui ’erbaccia cresce rigogliosa e la chiesa di San Pietro in Valle” e la soppressione di manifestazioni importanti come il Carnevale estivo, lo spostamento al mare del Fano Jazz, la concentrazione in un unico fine settimana dei 4 Cantoni e di In Gir per Fan il 6, 7e 8 agosto. “Ci state togliendo tutto, ma non ci toglierete i nostri sogni. Dimettetevi” si legge nel volantino. Sul tavolo degli imputati gli assessori part-time (Stefano Marchegiani e Carla Cecchetelli: “Non è possibile che chi si è impegnato nella politica dedichi solo metà del suo tempo, e quindi del suo interesse, alla ‘cosa pubblica’”, ma anche alcuni dirigenti “le cui ferie fatte in piena stagione turistica hanno ostacolato diversi procedimenti burocratici chiesti dai commercianti”. Per cercare di tamponare la situazione il sindaco ha convocato i commercianti giovedì 23 luglio, alle ore 15. E’ invece incerta la presenza dei commercianti e gestori di locali di Lido e Sassonia alla protesta del giovedì successivo.
“Ho girato la notizia della protesta ai miei colleghi – dice Alessandro Ceccopieri, presidente del comitato Lido-. Non quanti di noi parteciperanno. Sono giorni lavorativi molto intensi e le nostre esigenze sono in parte diverse da quelle dei colleghi del centro. Per noi è oggi urgente risolvere il problema multe, ridurre la Ztl e rivedere la programmazione. Cose di cui però credo sia necessario discutere a settembre”.