Fano (PU) – “Ridateci la borsa rossa con i documenti, senza di quella siamo rovinati, non possiamo andare in mare”. È l’appello di Mauro Vergoni, pescatore fanese e comandante del Tartan, barca da pesca che da decenni sfama lui e le 5 famiglie che lavorano al suo interno. Nella notte, 3 ladri si sono intrufolati all’interno del piccolo peschereccio ormeggiato nella darsena che si trova tra il vecchio porto e la Marina dei Cesari e hanno rubato di tutto: “Dalle telecamere di sorveglianza – racconta Vergoni – si vedono 3 individui che, dopo aver parcheggiato l’auto in cima alla darsena, puntano diretti verso il Tartan. Una volta entrati forzando la porta, hanno iniziato la razzia. In totale hanno fatto 4 viaggi tra la barca e la loro auto e hanno portato via due monitor, i computer di bordo che regolano i radar e lo scandaglio, alcune canne da pesca, una cassetta degli attrezzi, una cassetta nuova del pronto soccorso del valore di oltre 300 euro e soprattutto il borsone rosso con tutti i documenti necessari per poter uscire in mare”. Nonostante il valore della strumentazione rubata sia di oltre 30.000 euro, quello che preoccupa di più il comandante è di certo la documentazione scomparsa. “Senza quei documenti non possiamo andare in mare. All’interno c’erano le varie licenze da pesca, il rullino dell’equipaggio, le dotazioni di sicurezza del natante, tutti documenti che provengono dal Ministero, senza i quali noi non possiamo lavorare. Speriamo che la capitaneria di porto ci dia una mano, magari con qualche foglio provvisorio per farci lavorare, perchè ci potrebbero volere mesi per rifare tutti i documenti. Tenendo conto che qui ci lavorano 5 famiglie e siamo una barca in grado di incassare anche 50mila euro al mese, non andare in mare per tutto quel tempo sarebbe una vera tragedia”. Sul furto indagano i carabinieri di Fano.