Fano (PU) – Sono circa 60 i chilometri percorsi dalla Staffetta del Bianchello nella sua edizione 2015, la terza, che si è conclusa ieri sera a Sant’Andrea in Villis, nella cantina Vitali Giuseppe. Quello che gli stessi produttori hanno chiamato “un piccolo miracolo” – perché è riuscito a riunire in un unico progetto i produttori di vino locali – ha trascinato alla scoperta del Bianchello del Metauro doc visitatori da tutta la provincia grazie all’inventiva di una giovane donna.
Lei si chiama Sara Bracci, ha 38 anni, ed è nata nella Vallata del Metauro. Nel 2013 ha frequentato il master “Enogastronomia ed ospitalità” all’Università di Bologna e per la tesi finale ha pensato, “essendo diventata da un anno sommelier Ais ed essendo cresciuta in questi luoghi, a un progetto che si occupasse di un vitigno leggendario e di un vino che, pur avendo fatto la storia del territorio, era considerato ancora soltanto un ‘vinello’”.
Ciò che ne è uscito è stato “La Staffetta del Bianchello” una serie di serate da proporre ad appassionati e neofiti durante le quali accompagnati dalle guide di Camminando Monti e Valli e da fotografi, si sono attraversati paesaggi mozzafiato e conosciuti i vitigni del Bianchello del Metauro curati da 16 diverse cantine locali. Ciascuna ha proposto, a integrazione del programma, una speciale iniziativa: chi una cena tra i filari, chi una conferenza di approfondimento, chi un concerto acustico. Il successo della manifestazione Bracci lo spiega così: “Funziona perché è un progetto semplice ma allo stesso tempo profondamente serio, perché è legato ad una passione e non ad un guadagno economico, perché è riuscito a creare armonia all’interno del gruppo dei collaboratori (guide, fotografi, sommelier, cantine) che si riflette nell’armonia con cui le persone vengono accolte sia dall’organizzazione che dai produttori”. E di persone ne sono state ospitate, anche quest’anno, circa 3mila, con una media di 180-200 persone, tra i 4 e i 70 anni, per ciascuna delle 15 “tappe” in programma.
Di queste anche circa 200 turisti provenienti da Milano, Bologna, dall’Umbria e da tedeschi, olandesi e francesi. “Ma la soddisfazione più bella – racconta Bracci – è stata sentire i commenti degli abitanti di Fano o Pesaro. Hanno scoperto che pochi km al di là del loro ambiente quotidiano esistono luoghi così belli e un paesaggio così mozzafiato. E li hanno amati”.
Tra gli obiettivi futuri della Staffetta ci sono “il far crescere il numero di cantine che aderiranno all’iniziativa; ideare un appuntamento invernale importante in cui il Bianchello si mostrerà in una veste più elegante accostato a prodotti enogastronomici che sono l’immagine della nostra Provincia; promuovere pacchetti turistici in collaborazione con agenzie di viaggio ed eventi sul territorio”.