

Fano (PU) – Tornano sull’argomento i consiglieri di minoranza dei Cinque Stelle, Mazzanti, Panaroni e Fontana evidenziando che questa giunta non va affatto incontro ai cittadini per queste festività natalizie.
“Nel consiglio di fine – sottolineano i pentastellati – anno si sarebbero dovute finalmente votare le varianti verdi, cioè le trasformazioni di alcuni terreni edificabili in agricoli, chieste dagli stessi proprietari per pagare un’aliquota più bassa di IMU. Queste sono condivisibili se finalizzate a ridurre davvero il consumo di suolo anziché a spostare le cubature in altre aree della città. Invece Seri e Fanesi hanno pensato a un altro pacco natalizio. Le varianti verdi vengono rinviate per l’ennesima volta a data da destinarsi, dopo aver già subìto uno slittamento la scorsa estate per le solite divisioni interne al PD. Se ne sarebbe dovuto parlare in commissione urbanistica martedì scorso, ma poi la convocazione non è più arrivata. Tanto a pagare sono i cittadini!”
“Al loro posto, – evidenziano Mazzanti, Panaroni e Fontana – ecco approdare in consiglio la variante di Centinarola per la realizzazione dell’ennesimo grande supermercato (con una superficie utile lorda di 4250 metri quadri) che darà la mazzata finale al piccolo commercio di vicinato, nonostante i giuramenti contrari del Sindaco in campagna elettorale. Dopo l’ampliamento di centri commerciali e la proliferazione di nuovi supermercati e discount nella nostra città, l’Amministrazione continua a fare la guerra a quei presìdi sociali sul territorio che sono i piccoli negozi, messi sempre più in difficoltà o nelle condizioni di chiudere, lasciando spazio a quartieri-dormitorio. L’operazione è possibile perché sfrutta le cubature previste e non utilizzate di un comparto a Bellocchi e le trasferisce a Centinarola: insomma, l’uso più sbagliato che si possa fare delle cosiddette varianti verdi! Per indorare la pillola viene agitato il contentino dell’ampliamento della scuola elementare, che si sarebbe potuto portare a termine da anni a carico del bilancio comunale senza dover partorire questa scelleratezza”.
“Nel frattempo, – si ribadisce ancora – il piano regolatore che dovrebbe guidare la pianificazione urbanistica di una città in una visione complessiva, e non con interventi puntuali, è praticamente scomparso dai radar, nonostante già lo scorso aprile Seri minacciasse di revocare le deleghe a Fanesi qualora il PRG non fosse arrivato a stretto giro. Otto mesi dopo sono ancora tutti al loro posto, perfettamente indisturbati. Anche se questa Giunta ha già abbondantemente dimostrato di non dare molto valore alla parola data, abbiamo presentato una interpellanza per chiedere impegni precisi sulla tempistica con cui il consiglio potrà finalmente esaminare le varianti verdi e il PRG”.