Fano (PU) – Partire dal ‘Patto della Fabbrica’, integrandolo con un maggiore rapporto con il sistema dell’alta formazione e con quello della scuola – in particolare con quello rappresentato dagli istituti tecnici, con progetti sempre più qualificati di alternanza scuola-lavoro, con più confronti con le organizzazioni di rappresentanza datoriali, in modo da continuare a tenere al centro delle politiche del Pd di Fano e della prossima giunta comunale il tema dell’occupazione. Sono gli obiettivi emersi dal confronto, “serio, aperto, molto concreto” tra il Partito democratico e le rappresentanze sindacali, parte integrante di un progetto di ascolto, utile a identificare le nuove esigenze di una città che vuole continuare a crescere e che ha già interessato gli architetti e gli ingegneri, le associazioni culturali, il sistema del welfare e della piccola e media impresa.
Per i sindacati erano presenti Roberto Rossini e Fausto Artibani per la Cgil, Giovanni Giovannelli per la Cisl, Riccardo Morbidelli e Paolo Rossini per la Uil, i quali si sono confrontati con il segretario comunale del Partito Democratico, Alberto Bacchiocchi, e con gli assessori Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli e Gianbattista Bancolini, responsabile quest’ultimo dei rapporti con le forze sociali.
Si è parlato soprattutto di lavoro a Fano e delle linee di indirizzo per generare nuova occupazione e nuova ricchezza per il nostro territorio. Il ‘Patto della fabbrica’, siglato a livello nazionale, resta un punto di partenza che va declinato a livello locale, innanzitutto per dare sempre più dignità al lavoro, mettendo la persona al centro, anche perché questo consente di affrontare con più forza temi come sicurezza, sostenibilità ambientale, utilizzo delle nuove tecnologie.
Si è anche concordato sulla opportunità di costituire un comitato di consultazione: in questa direzione, il Pd avrà un ruolo attivo nel mettere assieme parti sociali, imprenditori e università. L’obiettivo è creare un luogo di partecipazione e di confronto fondamentale per un’analisi della situazione economica e su come intervenire per definire un progetto di crescita economico produttivo e occupazionale.
Con Cgil, Cisl e Uil si è ragionato anche sulla necessità di dedicare grande attenzione sul come garantire legalità al sistema economico del nostro territorio. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto, inoltre, un forte impegno da parte delle istituzioni sulle infrastrutture, in particolare sono state segnalate la necessità di realizzare a Fano la strada delle barche e il completamento della Fano-Grosseto, dal momento che la realizzazione della Quadrilatero ha spostato verso il sud delle Marche importanti flussi turistici. Nell’incontro sono stati affrontati anche altri temi, alcuni dei quali si dovranno sviluppare opportuni approfondimenti, in particolare su sanità, emergenza abitativa, servizi sociali, turismo, applicazione generalizzata dell’Isee, tutela delle fasce più deboli della società, lotta all’evasione nei tributi locali, mappatura di tutto il patrimonio edilizio, anche per intervenire a favore di chi si trova in particolare difficoltà.