Fano (PU) – In merito all’intervento del Consigliere comunale Alberto Santorelli (Progetto Fano) relativo alle attività e alla gestione del Circolo Arci “Artigiana” di Fano, la presidente provinciale Arci Ornella Pucci interviene per fare alcune precisazioni.
“Innanzitutto il Circolo Arci ‘Artigiana’ è uno dei più attivi del territorio regionale (circa 30 gli eventi culturali promossi tra convegni, presentazioni di libri, documentari, tavole rotonde) – dice Pucci – è il più grande e frequentato della città di Fano (circa 300 soci, dato quintuplicato negli ultimi due anni) e con la maggior presenza di giovani e donne. Un risultato importante per il quartiere di San Lazzaro e per la città, dopo anni di profonda crisi del circolo, caratterizzati dall’assenza di ogni attività culturale e dal bassissimo dato delle iscrizioni. Un risultato riconosciuto ed encomiato dalla stessa presidente nazionale Arci, Francesca Chiavacci, la quale ha personalmente visitato il circolo. Un risultato reso possibile anche dall’armonia e dalla collaborazione tra il circolo e il tessuto sociale del quartiere”.
“L’attuale Consiglio Direttivo è stato eletto dall’assemblea dei soci in data 29 marzo 2015 ed è composto da consiglieri di ogni età, provenienti dalle precedenti esperienze così come da quelle più recenti. A questo appuntamento così come a quelli precedenti ho partecipato in qualità di presidente provinciale Arci, potendo certificare la validità e la correttezza di ogni passaggio della vita democratica interna al circolo. Informazioni queste che ho avuto modo di condividere a suo tempo anche con Alberto Santorelli, quando era assessore al Patrimonio del Comune di Fano, il quale all’epoca si ritenne soddisfatto della documentazione da me prodotta”.
“Nei locali del circolo non si svolgono né mai si sono svolte attività o iniziative di nessun partito o lista, ma esclusivamente attività coerenti con le linee congressuali e le campagne nazionali promosse sui territori da Arci che è soggetto non solo ‘apartitico’, come ricorda Santorelli, ma anche ‘pluralista, volontario, democratico e progressista’ (Art.1, Statuto) impegnato in ‘una battaglia civile contro ogni forma di ignoranza, intolleranza, violenza, censura, ingiustizia, discriminazione, razzismo’ (Art.2, Statuto)”.
“Essendo peraltro le attività associative sostenute da un regime di autogestione e autofinanziamento basato sul volontariato dei soci non esistono utili. Pertanto l’affermazione che le attività svolte dal circolo siano finalizzate a finanziare soggetti politici non solo è falsa ma fortemente lesiva dell’onorabilità di Arci e dei suoi soci”.
“Infine ricordo che ai circoli Arci possono iscriversi tutti coloro che sottoscrivano i diritti e i doveri previsti dallo Statuto e che l’iscrizione all’Arci consente ad ogni socio l’accesso e la fruibilità degli spazi di tutti i circoli Arci presenti sul territorio: 70 in provincia di Pesaro, 200 nella Regione Marche”.
(Foto tratta dalla pagina Facebook del Circolo Arci Artigiana)