Fano (PU) – “Nella nuova giunta e in consiglio comunale non ci sono rappresentanti della vera sinistra e si vede”. La sezione fanese del Partito Comunista Italiano entra nel dibattito politico definendo la giunta Seri “prona alle direttive del Pd” in relazione alla tratta Fano-Urbino che secondo il Pci andrebbe subito ripristinata.
“Sono evidenti – si legge in una nota – gli enormi benefici che tale riapertura porterebbe: potenzierebbe i collegamenti passeggeri con l’entroterra, accrescerebbe la vocazione turistica di Fano e di tutta la vallata del Metauro, come già dimostrato in Val Venosta e in Val Pusteria, rafforzerebbe lo sviluppo delle attività economiche di Fano, Fossombrone, Urbino e di tutta la vallata, perché potrebbe utilmente essere utilizzata per il trasporto merci. Si tratterebbe di un enorme volano per l’economia, turistica e industriale, nonché di un incentivo per ampliare la vocazione attrattiva del nostro territorio, senza dimenticare la grossa spinta che essa porterebbe a tutto il capitolo della mobilità sostenibile, attualmente carente”.
Incapacità di guardare al futuro da parte degli attuali amministratori secondo il Pci che aggiunge: “La città di Fano potrebbe tornare ad essere un grande polo di attrazione per tutta la vallata del Metauro, ma il silenzio assordante sulla vicenda della Ferrovia Fano-Urbino mostra come questa amministrazione non sia in grado di svolgere alcun ruolo in tal senso. Se a questo si aggiunge il depotenziamento continuo avvenuto in questi anni della Stazione ferroviaria di Fano, che continua ad avere collegamenti sempre più difficili con il Nord e con Roma, si capisce benissimo quanto la riapertura di questa tratta ferroviaria porterebbe giovamenti immensi al rafforzamento dei collegamenti ferroviari dello scalo fanese”.