Fano (PU) – “Morbo di Crohn, rettocolite, ipertensione. Queste sono alcune delle patologie la cui evoluzione può essere condizionata dall’alimentazione”. A sostenerlo è il biologo nutrizionista Francesco Lampugnani.
“Mangiare cibi di qualità – spiega Lampugnani –, in un ambiente sano, è il primo passo per trarre più benessere possibile da quello che mangiamo, così come limitare l’utilizzo di farine raffinate (00). Da preferire inoltre l’utilizzo del Lievito Madre al Lievito di Birra”.
E’ esattamente questa la filosofia adottata da Luca Cervo nella sua “Metropizza dalla vecchia zia Ada”, (viale Romagna 83, Fano, zona Gimarra) locale dove il richiamo all’antica arte dell’impasto è così forte che pure la tecnologia pare inchinarsi: i macchinari inconsueti per una pizzeria, come il fermentatore, la cella di lievitazione, l’impastatrice a braccia tuffanti (che offre all’impasto una quantità esponenziale di ossigeno rispetto alle impastatrici tradizionali), sono volti a dare vita ad un prodotto senza eguali, a livello locale, quanto ad originalità (è possibile scegliere tra pizze al metro e al piatto), attenzione ai prodotti (come la selezione di farine marchigiane di tipo 2 e il farro biologico), ma soprattutto, la ricerca incessante della leggerezza”.
Luca Cervo tiene tra le mani il barattolino del suo lievito che ha chiamato “Cuore di Mamma”, omaggio per chiunque voglia cimentarsi a casa. “La pizza deve avere a che fare con il cuore – dice sorridendo – e non con lo stomaco”.