Fano (PU) – Attraverserà nuovamente il centro storico di Fano la seconda edizione della Marcia della Pace organizzata dall’Azione Cattolica diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola. L’evento, in programma per il pomeriggio di sabato 4 febbraio, prenderà avvio alle ore 15 presso la basilica di San Paterniano, per poi dirigersi attraverso il corso cittadino e terminare nell’aula magna del Liceo Scientifico Statale “Giacomo Torelli”.
Oltre al vescovo Armando, che guiderà il momento di preghiera introduttivo, sarà presente anche il sindaco Massimo Seri, come segno di vicinanza e di partecipazione a un ideale che non ha bandiere, colori politici o appartenenze religiose. L’evento della Marcia gode inoltre del patrocinio dell’Assessorato alla Pace dello stesso Comune di Fano.
Il pensiero sarà rivolto primariamente a tematiche di sostegno e di integrazione. La stessa iniziativa di solidarietà sarà finalizzata all’aiuto di quelle popolazioni che, a poche centinaia di chilometri dall’Italia, vedono martoriata la propria terra, oltre che i loro affetti. Di questi fratelli in difficoltà ne parlerà un testimone di eccezione: il clown di corsia Marco Rodari che, da ormai diverso tempo, opera in zone di guerra e che seguirà in prima persona la gestione del contributo che sarà raccolto in questa occasione. La preghiera e la vicinanza non mancheranno neanche per i vicini amici del centro Italia, ai quali l’associazione ha già assicurato il proprio sostegno.
L’impegno è quello di “costruire la pace”, per parafrasare lo slogan che ha accompagnato per tutto il mese di gennaio i ragazzi di Azione Cattolica. Frutto di questa preparazione nelle varie parrocchie sarà la partecipazione con colori diversi, ognuno simbolo di un percorso di approfondimento particolare e, al tempo stesso, comune a quello di tutta la diocesi.
Perché si uscirà da una chiesa per poi finire in una scuola? Ovviamente non è assolutamente qualcosa di affidato al caso. L’idea che dopo aver ascoltato la Parola occorra uscire, scendere nelle piazze e portare l’annuncio di speranza e di pace nella società è un punto cardine della proposta dell’AC, che in quest’occasione permette di aprire un simile evento anche a coloro che, al di là del proprio percorso spirituale, condividono l’impegno a diventare autentici costruttori di pace nel quotidiano.