Fano (PU) – E’ un tema caldo ormai da anni e ora, con l’avvicinarsi delle regionali, si sta facendo infuocato. Il nuovo piano sanitario, e più nel dettaglio il destino del Santa Croce, in questi giorni è sotto la lente d’ingrandimento della politica specie dopo che il governatore Luca Ceriscioli ha dichiarato che lo stabilimento ospedaliero Marche Nord (Santa Croce) sarà preso in considerazione come modello per tutta la sanità regionale. “L’ospedale fanese – tuonano Stefano Pollegioni e Giancarlo Urbani di Nuova Fano – è ridotto a un cronicario eoloro che ne hanno bisogno toccano tutti i giorni con mano questa nuda realtà.
Il ritorno della Chirurgia d’urgenza h24 è stato solo una promessa elettorale, se poi andiamo a spulciare quel poco che è rimasto al suo interno, prenderlo come modello per tutta la sanità regionale è come una barzelletta che non fa ridere per niente”. Secondo Nuova Fano, i reparti “quelli veri” sono finiti tutti a Pesaro e basta varcare la soglia del nosocomio fanese per rendersene conto. “Ortopedia, cardiologia, otorinolaringoiatria, oculistica. Questi reparti sono tutti in Day Hospital, la Pediatria da 21 posti letto è ridotta a 6 all’interno di Ostetricia” . Questione Pronto Soccorso: “E’ al collasso – conclude Nuova Fano – per via della chiusura degli ospedali dell’entroterra gli utenti che si rivolgono a quel punto di intervento fanno ore ed ore di attesa perché il personale medico ed infermieristico è ridotto all’osso. Il personale, all’interno del Santa Croce, è in grande affanno, quasi sempre due infermieri specializzati devono lavorare per tre spesso sballottati tra Fano e Pesaro”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica di Alberto Bacchiocchi, segretario del Pd Fano: “La realtà ben diversa da quella che descrive Nuova Fano: il Santa Croce – spiega è dotato di un reparto di Medicina Interna di riferimento nella medicina con una Stroke Unit che cura decine di persone colpite da ictus. C’è una Cardiologia che, tra le tante cose, fornisce un servizio DH dedicato allo scompenso cardiaco, di notevole valore nel ridurre le esigenze di ricovero dei pazienti cardiopatici. C’è una unità di terapia intensiva cardiologica. C’è un reparto di Gastroenterologia, che garantisce un servizio di endoscopia digestiva moderno e funzionale. C’è una Medicina d’Urgenza che annualmente ricovera, cura e dimette centinaia di pazienti. C’è un reparto di Pneumologia, che tra l’altro fornisce un servizio di endoscopia interventistica, per non parlare dei reparti di Otorinolaringoiatria e Oculistica che sono di riferimento provinciale. Ci sono tante realtà, tanti medici, tanti infermieri, tante strutture che ogni giorno si impegnano per erogare servizi e prestazioni a migliaia di pazienti. Pensavamo – conclude Bacchiocchi – che dopo maggio 2019 la Nuova Fano avesse imparato che i cittadini fanesi riconosco le fake new , ma evidentemente non è così”. La data non è casuale, il riferimento di Bacchiocchi è alle ultime elezioni nelle quali, tra l’altro, Nuova Fano non è riuscito a piazzare nemmeno un candidato in consiglio comunale. “Noi vogliamo che il Santa Croce torni Ospedale e funzioni come si deve – ribatte Nuova Fano – e chiediamo a gran voce che il Piano Sanitario Regionale sia rimandato a dopo le elezioni”.