Fano (PU) – Il sospetto che il cambio di gestione del circolo Arci Artigiana sia avvenuto in modo poco chiaro lo solleva uno dei vecchi soci, Tony De Sena. Dubbi che il consigliere comunale di Progetto Fano Alberto Santorelli ha inserito in una interrogazione che verrà discussa mercoledì prossimo in consiglio comunale e che vuole anche chiarire se all’interno di quel locale, come qualcuno ipotizza, si faccia anche attività politica, cosa vietata dal contratto di comoda d’uso in essere con il Comune.
De Sena, che dell’Arci Artigiana è stato socio per circa 50 anni, è amareggiato nel raccontare quelle che a suo avviso sono stati dei passaggi non trasparenti nel cambio di gestione. “In quel circolo insieme a tanti vecchi soci ho trascorso tantissimi anni – dice De Sena – ed insieme abbiamo investito molto denaro per ristrutturalo e rimetterlo a posto, circa 80.000 euro. Poi da un giorno all’altro è avvenuto il cambio di gestione, con una modalità più che discutibile perché a noi avevano detto che avrebbe chiuso tanto che si parlava di riconsegna della chiavi in Comune. Da quel momento all’interno del Circolo hanno iniziato ad organizzare anche appuntamenti che a mio avviso hanno contenuti politici di sinistra, appuntamenti come l’incontro con Giuliano Giuliani, quello dedicato a Berlinguer e altro. Premesso che a me non interessa l’orientamento politico, ognuno e libero di pensare quello che vuole, ma il Circolo non può essere trasformato in una sorta di sede politica, non è previsto nella convezione con il Comune. Le finalità di quel centro sono state sempre altre, per tanti anni nessuno ha mai avuto da ridire nulla perché era esclusivamente un luogo di ritrovo”.
Le lamentele di De Sena e di altri soci sono arrivate al consigliere Santorelli che si è fatto portavoce della protesta con una interrogazione nella quale spiega: “L’articolo 1 dello statuto della associazione, come depositato all’ufficio patrimonio del comune di Fano, identifica il circolo coma apartitico ecco perché vorrei sapere se l’amministrazione è a conoscenza del cambio di gestione e delle modalità con il quale è avvenuto. Vorrei anche sapere se corrisponde al vero che all’interno del Circolo si fa attività di partito attiva con iniziative che vanno a finanziare la stessa attività politica e se corrisponde al vero che nei fatti il circolo è quindi diventato una sede politica dei partiti di estrema sinistra della città con frequente presenza di un assessore e degli esponenti di partito che l’assessore rappresenta in giunta. Infine chiedo se l’amministrazione ritiene giusto, corretto, democratico e civile che un circolo come l’artigiana, con una storia 150 anni, debba improvvisamente essere chiuso e gestito da pochi e per pochi emarginando proprio quei soci che vi hanno dedicato lavoro e sudore per adeguare alle normative una struttura comunale come da contratto del 2004 con l’amministrazione comunale”.
(foto tratta dalla pagina Facebook Circolo Arci Artigiana Fano)