Fano (PU) – Ha voluto toccare con mano l’avanzamento dei lavori l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che questa mattina è stato a Fano, in località Sassonia sud, per vedere di persona come stanno procedendo le opere di posizionamento delle scogliere sul lungomare iniziate i giorni scorsi e che dovrebbero porre fine ad un annoso problema che affligge da anni la città di Fano.
“E’ doveroso, in quanto rappresentanti della Regione Marche – ha detto Sciapichetti che, tra le altre, ha la delega alla difesa del suolo e della costa ed è stato accompagnato in questo viaggio fanese da Renato Claudio Minardi -, monitorare lo stato dei lavori. L’iter si sta svolgendo con regolarità e questo grazie ad un perfetto lavoro di squadra tra Comune e Regione che, nonostante il periodo di crisi, sono riusciti a reperire i fondi necessari per contenere ed eliminare un problema che caratterizza tutta la costa, da Gabicce a Porto D’Ascoli”.
E a proposito di fondi, Sciapichetti e i dirigenti comunali hanno confermato che il 50% derivante dal ribasso d’asta (circa 250mila euro) sarà utilizzato subito per il posizionamento delle scogliere in Via F.lli Zuccari, Viale Ruggeri e di quelle nelle acque di fronte Bagni Sergio. Queste opere termineranno entro il 31 maggio (la Regione ha prorogato la fine dei lavori di un mese), poi stop in concomitanza con la stagione estiva e ripresa dei lavori a settembre con l’ultimo tassello quando, nella speranza che la Regione sblocchi anche l’altro 50% derivante dal ribasso d’asta, si porterà a compimento il rifiorimento delle scogliere soffolte che si trovano di fronte l’ex pista dei go kart.
Tra i più soddisfatti per l’andamento dei lavori il sindaco di Fano Massimo Seri che ha ricordato come quello delle scogliere a Sassonia sud era stato uno dei primi impegni presi della sua giunta: “A meno di due anni dal mio insediamento – ha detto Seri – sono orgoglioso di quanto si sta facendo e per questo ringrazio l’amministrazione regionale che con tempestività ha approvato il progetto presentato permettendoci così di iniziare i lavori”. Lavori che, per forza di cose, hanno indotto l’amministrazione ad emettere un’ordinanza di tipo cautelativo che vieta la balneazione nel tratto interessato, divieto che scadrà il primo giugno.