Fano (PU) – “Infila i guantoni che adesso entri”. Un’affermazione semplice e banale per chi di mestiere (o per passione) fa il secondo portiere, sempre seduto in panchina pronto alla chiamata del mister per gettarsi nella mischia. La frase assume i tratti un simpatico scherzo del destino se ad essere seduto in panchina c’è un “giovanotto” di 51 anni, che all’improvviso da “tappabuchi” diventa l’eroe sportivo di giornata.
Ferruccio Rondina, classe 1967, di professione impiegato, non si scorderà certo facilmente la giornata di sabato 17 febbraio 2018, giorno del suo debutto ufficiale in un campionato federale di calcio, nello specifico quello di seconda categoria provinciale.
Al 31esimo del primo tempo, durante la gara Frontonese-Cuccurano, l’estremo difensore della squadra ospite viene espulso dall’arbitro per aver toccato la palla con le mani fuori area. In panchina, dove di solito di fianco al mister è seduto Marco Giorgini, da sei settimane c’è invece Rondina che di quel Cuccurano da tre anni è il preparatore dei portieri, ruolo che svolge da 7 anni e a cui dedica meticolosa attenzione.
“Dopo l’infortunio di Giorgini – spiega un ancora emozionato Rondina – la società ha deciso di tesserarmi come giocatore, così giusto per avere un’alternativa in panchina. Mai avrei pensato di esordire, soprattutto in quelle condizione, con il ghiaccio ai bordi del campo, in maniche corte e… all’improvviso”.
Sì, perché quella gara di sabato il Cuccurano la stava vincendo abbastanza agevolmente e quel rosso sventolato in faccia al titolare Enrico Marinelli non era certo messo in preventivo. Rondina, che non difendeva una porta in partite ufficiali dal 1988 (vestiva la casacca del Mondolfo, città di cui è nativo), si ritrova così catapultato in mezzo ai pali e la prima palla che tocca è quella finita in fondo al sacco proprio sulla punizione conseguente al fallo di mano del suo “collega”.
1-1 quindi, palla al centro e Rondina che, nel freddo di Frontone, inizia piano piano a prendere fiducia, uscita dopo uscita, supportato da tutta la squadra che alla fine si fa e fa all’estremo difensore, un enorme regalo: in 10 contro 11, a 4 minuti dal termine, il difensore Carbone realizza il gol dell’1-2 che fa esplodere di gioia giocatori e panchina con tutti che, neanche a dirlo, corrono ad abbracciare un incredulo Rondina.
“Chi sta in panchina ha l’obbligo di farsi trovare pronto – spiega un saggio Rondina – a prescindere dall’età. Non credo di aver fatto nulla di eccezionale, i veri ‘eroi sportivi’ sono stati i ragazzi che mi hanno difeso egregiamente e alla fine sono riusciti a vincere una partita in inferiorità numerica”.
Domani tornerà di nuovo in campo il Cuccurano per il recupero di campionato a Villa Fastiggi, in porta dovrebbe rientrare dall’infortunio Giorgini che prenderà quindi il posto dello squalificato Marinelli. Il “giovanotto” Ferruccio Rondina tornerà quindi a sedersi in panchina con la maglia n.12 (quella del suo idolo Julio Cesar), con nella testa un’esperienza in più da poter raccontare a figlio e nipoti e sempre pronto per quel “infilati i guantoni che adesso entri” che potrebbe arrivare all’improvviso.