Fano (PU) – Consentirà al Comune un risparmio di 150mila euro l’anno garantendo, a detta dell’Amministrazione, un servizio di qualità, innovativo e a Km0 con la distribuzione di 1900 pasti giornalieri ai piccoli degli asili nido, dell’infanzia, delle elementari e delle medie di Fano. A distanza di un mese dall’attivazione, l’assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin ha presentato il nuovo servizio di refezione scolastica che la ditta Dussmann ha iniziato a fornire dal 9 aprile a circa 30 istituti della città dopo aver vinto il bando di gara triennale (rinnovabile per altri 2 anni) per volere dell’Amministrazione) da 8 milioni di euro. “E’ stata una gara importante per complessità, numeri e obiettivi” ha spiegato l’assessore.
Gara i cui risultati aveva inizialmente fatto sollevare dubbi da parte di genitori ed esponenti della politica. Oggi Mascarin ribadisce il valore del progetto e dei risultati cha l’azienda si è impegnata a portare nelle scuole.
“La Dussmann – ha aggiunto Grazia Mosciatti, dirigente settore Servizi Educativi – ha staccato di molti punti le altre ditte che avevano presentato progetti comunque validi grazie a proposte come: utilizzo di prodotti di filiera corta, biologici, provenienti da terre confiscate alla mafia, distribuzione di acqua in vetro, sostituzione del pesce surgelato con quello fresco (somministrato una volta al mese alle elementari e medie e due a settimana negli asili, come previsto dal progetto “Pappa Fish”, ndr)”.
Tra le innovazioni che verranno garantite da Dussmann anche “l’informatizzazione del sistema mensa, che garantirà un controllo della somministrazione dei pasti a scuole e genitori” dice Diego Capocci, direttore operativo del settore Scuole Dussmann. Mamme e papà potranno pagare con una carta prepagata i pasti e controllarne il numero con un semplice codice.
La ditta di origine tedesche, presente in Italia con una sede “completamente autonoma” garantirà la riqualificazione e ristrutturazione delle 9 cucine del territorio con lavori che avranno inizio da questa estate: verranno insonorizzate, dotate di nuovi attrezzi e utensili e di bidoni per la differenziata. Inoltre il cibo inutilizzato, pane e frutta, tramite un accordo con la Caritas, sarà distribuito ai più bisognosi. Capocci ha inoltre sottolineato che “i 53 dipendenti coinvolti nel servizio sono gli stessi che garantivano il refettorio prima del 9 aprile. Tra loro anche 5 dipendenti comunali: 3 cuochi e 2 aiuti cuoco”.