Fano (PU) – L’aggressione subita dalla collega USCA a Fano non può essere derubricata a “spiacevole episodio” ma per la cultura del rispetto, rappresenta un punto di rottura non trascurabile.
Le colleghe USCA sono per lo più giovani medici che oggi stesso rappresentano il futuro della Medicina del Territorio. Tollerare episodi di questo genere getta sul futuro di ognuno di noi una coltre di incertezza che la stessa Politica non può ignorare.
Per questo sarebbe opportuno che la stessa Dirigenza ASUR si esponga a tutela della collega e che venga predisposta una indagine interna che acclari l’accaduto. Non solo per evitare che situazioni del genere si ripetano, se mai fosse possibile con una indagine e non con un percorso culturale e sociale, ma per poter prendere tutti i provvedimenti del caso, se necessario anche giudiziari.
Nessun medico del territorio deve essere intimorito nel fare correttamente il proprio compito, e tutti abbiamo il diritto di uscire di casa il mattino -o la sera- con la consapevolezza dell’aiuto all’altro, ma senza il timore per l’incolumità per noi stessi.
La FIMMG-CA Pesaro Urbino abbraccia tutti i colleghi che quotidianamente sono impegnati nel territorio contro il coronavirus e per la salute di tutti i cittadini, per questo comunica che si costituirà parte civile in una eventuale azione giuridica a tutela della dottoressa nostra collega.
Il Segretario Provinciale
Pesaro Urbino
FIMMG
Continuità Assistenziale
Dr.Alessandro Betonica
Ale Betonica