Fano (Pu) – “No a Spacca e Ceriscioli, sono l’unico punto di riferimento credibile per il centrodestra”. Antonio Baldelli ieri ha presentato al Caffè del Pasticciere la sua candidatura alle prossime elezioni regionali con Fratelli d’Italia. “E’ stata la stessa Giorgia Meloni a chiedermi di scendere in campo per mandare a casa gli attuali rappresentati politici – spiega Baldelli -”. Baldelli si rivolge specialmente a quegli elettori che non si riconoscono più in Forza Italia che ha stretto alleanza con Marche 2020 dicendo che: “questa alleanza è incoerente: nei banchi dell’aula ad Ancona Spacca siede dall’altra parte dei suoi nuovi alleati. Inoltre, ad ottobre scorso Forza Italia ha stretto un patto con il vecchio Pd per governare in Provincia”. Due su tutti i punti del programma: sanità e immigrazione. Baldelli, a fianco del fratello sindaco di Pergola, sta portando avanti ormai da anni numerose battaglie a difesa dei presidi del territorio. “L’ospedale unico non si realizzerà mai, perché non ci sono fondi e nemmeno un luogo idoneo. L’ipotesi sta solo portando al depotenziamento delle attuali strutture. Mi batterò per la cancellazione del piano sanitario, che prevede la nascita dell’ospedale unico, e per il mantenimento dei presidi. Farò in modo che Ancona ci restituisca i posti letto che ci ha rubato, perchè la provincia di Pesaro e Urbino è al di sotto della media regionale. La situazione è grave. La conseguenza è l’aumento delle liste d’attesa e della mobilità passiva. Il PD ha distrutto la sanità”. L’altro tema importante quello dell’immigrazione. “Gli italiani non sono un popolo razzista, ma dobbiamo chiarire che accogliere significa avere la possibilità di assicurare un futuro ed un’esistenza degna a chi viene in Italia. Attualmente non riusciamo a farlo nè per i cassaintegrati nè per gli anziani, mentre spendiamo 42,5 euro al giorno per ogni immigrato. Si devono mettere dei paletti, non si possono spalancare le frontiere a tutti senza regole e senza controllo”.
Baldelli ha concluso con un appello al voto: “No Ceriscioli, no Spacca. Non lasciamo, per altri 5 anni, la Regione in mano all’arroganza e alla prepotenza di chi ha distrutto la nostra provincia, smantellando la sanità, chiudendo gli ospedali, uccidendo il diritto alla salute dei cittadini, riducendo le strade a mulattiere. Andiamo a votare e scegliamo chi ha il coraggio di difendere i diritti del nostro territorio”.