Fano (PU) – “Parlare di sanità e parlare solo di ospedale è come pensare di costruire una casa partendo dal tetto prima di costruire le fondamenta”. Riassume così la querelle Ospedale Unico Bene Comune che in una nota critica gli amministratori per “l’assoluta mancanza di progettazione. Abbiamo visto in questi anni numerosi ospedali con ristrutturazioni valide – si legge – e programmazioni sagge rispondenti ai bisogni dei cittadini. Smettiamolo questo balletto ridicolo: una buona sanità non è questione di muri, ma è data dalla valorizzazione e dalla qualità degli operatori e dalla tecnologia applicata, da una oculata rete di servizi prossimi ai cittadini e da attenti percorsi di prevenzione e riabilitazione”. Tante le anomalie evidenziate da Bene Comune, come, ad esempio, la costruzione appena venti anni fa di un nuovo padiglione “senza criteri di ingegneria sanitaria, con pareti di cartongesso e locali che sarebbero dovuti essere nuove sale operatorie e che invece si sono subito allagati e resi inagibili. A questo – prosegue la lista civica – va aggiunta l’inesistente organizzazione e il progressivo smantellamento del poco che era stato fatto con il conseguente impoverimento dei Distretti sanitari. Se poi vogliamo parlare del nuovo ospedale ci troviamo davanti a vere e proprie contraddizioni, a partire dai siti di Fosso Sejore e Muraglia, due territori a dichiarato rischio idrogeologico già noti da tempo per non dire della questione economica: chi paga? Dove sono i soldi e quanti ne servono? Se non fosse che sinistra e destra stanno litigando sulla pelle dei cittadini – concludono – la questione sarebbe tutta da ridere. Solo Bene Comune e il Comitato La salute ci riguarda in questi anni hanno evidenziato l’importanza e la priorità dei servizi sul territorio, e solo 5 Stelle e il gruppo di Giancarlo D’Anna si sono opposti all’Ospedale unico. Destra e sinistra invece, dopo aver cambiato versione un numero incredibile di volte, ora stanno avallando le scelte della Regione aprendo la strada alla perdita del nostro ospedale, un finale dal nostro punto di vista già scritto da tempo”