Fano (PU) – “La ciclabile Interquartieri-Arzilla non può più aspettare nonostante la perseverante avversione da parte di alcune associazioni”. Il tema, sempre quello, è il proseguimento del tratto di ciclabile che andrebbe a collegare il quartiere Arzilla con il centro città e a parlare oggi è il “fronte del sì”, ovvero il comitato Arzilla Viva che da tempo è contrapposto alle associazioni Argonauta, La Lupus in Fabula, FIAB-Fano For.Bici, Comitato per la Viabilità Sostenibile e Gas Fano Fortuna.
“L’amministrazione – scrive il comitato – ha provveduto a modificare il progetto secondo le richieste delle suddette associazioni salvando i pioppi, utilizzando un legante a più basso impatto rispetto al classico asfalto e realizzando la pista a sezione variabile, cioè ristretta rispetto ai tre metri dell’iniziale progetto. Nonostante questo però, c’è ancora chi si oppone a quest’opera che andrebbe a collegare il nostro quartiere con il centro di Fano e il polo scolastico evitando la pericolosità della strada nazionale”. Ad essere contestate non sono solo le associazioni ma anche la politica: “Molti movimenti politici – continua la nota – enfatizzano informazioni non veritiere il tutto per affossare una ciclabile che ricordiamolo ancora, non è esclusivamente pensata per andare al mare. Non è accettabile che resti l’attuale pista da ‘ciclocross’ o che ci si limiti ad una straordinaria manutenzione con la necessità di continue risistemazioni e a tutti quelli che sostengono che può rimanere così com’è, gli invitiamo a percorrerla di notte o dopo un temporale”.
Il tempo stringe dunque e il comitato Arzilla Viva non ha dubbi: “Chi continua a ritardarne l’inizio dei lavori – conclude la nota – deve rendersi conto che la struttura della nostra città non consente, purtroppo, di realizzare le ciclabili come nelle moderne città scandinave ad ampi viali e giardini; qui vanno ricavate sacrificando spazi alle auto ed in questo caso, sugli argini di un torrente troppo prossimo alla città. Con le ultime modifiche l’ambiente sarà tutelato quindi chiediamo a tutti i concittadini di sostenerci, rivolgendoci in modo particolare a quanti credono che l’uso dei mezzi a motore debba ridursi in città e nelle periferie e che l’andare in bicicletta o il camminare debba diventare una pratica abituale, inducendo chi ci amministra ad estendere e potenziare la rete delle ciclabili, ancora troppo modesta qui a Fano”.