Desidero dunque Sogno. Presentata la 14esima edizione de Il Paese dei Balocchi
- 7 Agosto 2017
Fano (PU) – Quattro serate per sognare. Quattro serate dove il “desiderio” è inteso come “voglia di…”, ci apre lo spazio immaginario delle possibilità e ci muove fisicamente, intellettualmente e psicologicamente verso un obiettivo.
A Bellocchi di Fano, in Piazza Bambini del mondo, sta per tornare Il Paese dei Balocchi (17-20 agosto), evento dedicato ai bambini e le famiglie che affronta ogni anno temi importanti e dall’elevato spessore sociale. Per la 14esima edizione, organizzata dall’omonima associazione con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Pesaro-Urbino, Comune di Fano e la collaborazione della Proloco Fanum Fortunae, è stato scelto come tema il “sogno” e tra divertimento, creatività e solidarietà, tante saranno le opportunità di addentrarsi in questa tematica che può avere una miriade di sfaccettature.
“Con il tema di quest’anno – spiega il presidente dell’associazione Il Paese dei Balocchi, Michele Brocchini – rafforziamo ancora di più un concetto che è sempre stato alla base della nostra attività: la forza del sognare insieme, la condivisione di progetti che partendo dalla dimensione delle idee, grazie alla cooperazione, possono realizzarsi a beneficio dei singoli e della comunità”.
A parlare di sogni e di ricerca di un mondo migliore è stato scelto quest’anno Silvestro Montanaro, giornalista che nella sua lunga carriera fatta di inchieste e scoop ha raccontato al mondo la storia di Thomas Sankara, leader del Burkina Faso assassinato proprio mentre stava inseguendo il suo sogno di un mondo privo di diversità e povertà. Montanaro racconterà la sua storia venerdì 18 agosto, prima di lui a salire sul palco centrale sarà Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile che sarà insignito del titolo di cittadino onorario e parlerà, giovedì 17 agosto, di quello che rappresenta in Italia il movimento e l’importanza dei suoi volontari. Scelta storica questa de Il Paese dei Balocchi che per la prima volta in 14 anni ha deciso di istituire la cittadinanza onoraria e la scelta non è stata causale ma è ricaduta su un personaggio che è il “riassunto” di tutti i temi affrontanti fin qui dalla manifestazione e rappresenta quello che è il motore della kermesse, ovvero la cooperazione, il volontariato e l’unione d’intenti.
“I sogni dei bambini possono costruire il futuro – sottolinea il vicepresidente del consiglio regionale, Renato Claudio Minardi -. Un futuro fondato su valori comuni come la solidarietà, la cultura, il dialogo e l’amicizia. Un sogno che spetta a tutti noi realizzare, insieme, giorno dopo giorno, coltivando progetti e iniziative come questa. Il paese dei Balocchi si apre a un’edizione sempre più ricca nel programma e sempre più prestigiosa grazie alla presenza di due figure straordinarie: il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e il giornalista Rai, Silvestro Montanaro. Complimenti agli organizzatori e ai volontari per un evento che ha il sostegno del Consiglio regionale delle Marche e che valorizza il ruolo dei più piccoli e la loro fantasia, indispensabile per sognare in grande”.
Al centro della festa, ovviamente, ci saranno i bambini e per loro sono in programma tantissime attività ludiche per farli si divertire, ma anche riflettere: dal Campo dei Miracoli alla gigantesca Balena passando per la Casa di Geppetto, fino ad arrivare alla prima grande novità del 2017, “Lucignolo Sparaballe”, quattro sagome in cartapesta di circa 3 metri realizzate dall’Associazione Carristi Fanesi che saranno poste agli angoli della piazza e faranno uscire dalla loro bocca di continuo una miriade di bolle di sapone da inseguire e ammirare.
“Il rilancio di Fano come città delle bambine e dei bambini – spiega il sindaco Massimo Seri – passa anche attraverso manifestazioni come questa. Fano sta tornando ad essere punto di riferimento per l’elaborazione di progetti e programmi che pongono al centro l’interesse dei più piccoli e Il Paese dei Balocchi, nel suo mix di giochi e riflessioni, è l’esempio di quanto noi adulti possiamo fare e mettere in campo per le future generazioni”.
Ad impreziosire il ricco ventaglio di giochi e attività per i più piccoli ci sarà il gran teatro di Mangiafuoco, la Casetta del Bookcrossing e il Ludobus dei Balocchi, un autobus itinerante gestito tramite la Provincia dall’associazione Il Paese dei Balocchi che stazionerà per quattro giorni nella piazza del paese con un èquipe di operatori ed educatori e tantissimi giochi.
Come da tradizione poi, spazio alla gastronomia, mai come quest’anno di qualità. Al Paese dei Balocchi, infatti, oltre alla cucina tradizionale a km 17,2 (la distanza tra Piazza Bambini del Mondo e l’azienda agricola Roberti di San Giorgio che cura gli stand) troveranno spazio gli hamburger (anche in formato baby) dello chef Filippo Ciavarini, i piatti biologici, senza glutine e per celiaci preparati dall’emporio AE e, altra grande novità di quest’anno, Lovetto, delle golosissime crêpes preparate dal Maestro Pasticciere Matteo Cavazzoni.
Tutte le stoviglie utilizzate nell’area ristoro non saranno di plastica ma in materiale biodegradabile e compostabile, questo grazie alla collaborazione con Aset Spa che fa diventare di fatto Il Paese dei Balocchi una “Festa Sostenibile”.
Come ogni evento che si rispetti e che negli anni ha saputo crescere e consolidarsi poi, anche Il Paese dei Balocchi avrà il suo inno scritto e interpretato dal cantautore fanese Luca Vagnini che sarà la colonna sonora di una manifestazione che, oltre alle già citate, prevede tante altre perfomance canore, concerti e spettacoli come gli acrobati etiopi del Fekat Circus, Il Brigante Tartaglione, il laboratorio Lego, il Pifferaio Magico e poi clown, bikers, dimostrazioni cinofile, di Tennis Tavolo, taekwondo, rappresentazioni dialettali e tanto altro ancora.
“Questa manifestazione – evidenzia il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini – cresce di anno in anno, facendo della creatività e fantasia i suoi punti di forza ma al tempo stesso mantenendo radici ben salde sull’attualità, con tanti eventi collaterali che vedono la presenza di ospiti di rilievo impegnati nel sociale, nel volontariato, nella difesa della legalità. La Provincia di Pesaro e Urbino, anche nel suo nuovo ruolo di ‘Casa dei Comuni’, continuerà ad appoggiare le iniziative di enti ed associazioni che danno un valore aggiunto al territorio e lo fanno conoscere al di fuori dei confini locali. Sono certo che anche questa edizione avrà grande successo, grazie alla ricchezza e varietà delle proposte e alla passione degli organizzatori e della comunità che partecipa attivamente alla sua riuscita”.
E per dar la possibilità a tutti di vivere queste quattro giornate da “sogno”, gli organizzatori hanno attivato il Bellocchi Bus, un servizio navetta gratuito attivo giovedì 17 e venerdì 18 con partenza dall’Hotel Imperial, dall’Hotel Casadei di Torrette, dal centro di Torrette e dal campeggio Verde Luna (per conoscere gli orari consultare la pagina facebook).
“Partendo dal quartiere di Bellocchi 14 anni fa – ha detto l’assessore ai Servizi Educativi, Samuele Mascarin – la manifestazione ha saputo estendersi in tutta la città diventando uno degli eventi di punta dell’estate fanese in grado di attirare non solo famiglie di Fano e dell’entroterra ma anche tanti turisti. (A tal proposito un plauso agli organizzatori per il servizio bus navetta). Anche quest’anno saranno trattate grandi tematiche con grandi ospiti, e l’anticipazione andata in scena lo scorso primo agosto alla Rocca Malatestiana, con tanti artisti che hanno sposato la causa dei bambini siriani, lascia presagire all’ennesima edizione di successo”.
“Non poteva esserci tema migliore del sogno – ha evidenziato il vicesindaco Stefano Marchegiani – per due ordini di motivi che sono strettamente collegati. In una società che vive un profondo cambiamento storico e una complessità difficile da governare non si può non avvertire il bisogno di sognare, di immaginare un mondo e un futuro bisognoso di un universalismo umano e umanitario nel confronto e dialogo tra culture, forme sociali, storie e fedi religiose. Dobbiamo avere la consapevolezza di dover vivere insieme e capire cosa ciò significhi e cosa comporti in termini di accettazione dell’altro. La seconda ragione per la quale ritengo azzeccato il tema di quest’anno è l’accostamento del sogno ai bambini, i bambini che sono il fulcro principale, gli intestatari dell’evento organizzato come sempre con grande attenzione e partecipazione dall’associazione Il Paese dei Balocchi. Sono le giovani generazioni a fantasticare, sperare, vagheggiare un futuro che venga incontro alle loro aspirazioni, ai loro progetti, ai loro desideri. Se nessuno può fare da solo è ugualmente vero che una parte del futuro dipende da ciascuno di noi. Il sogno rappresenta quindi lo stimolo, l’impulso, la molla che ci porta a confrontarci con la realtà, con il quotidiano e a impegnarci per migliorare e migliorarci”.
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Il sindaco de Il Paese dei Balocchi 2017 sarà Silvestro Montanaro, 63enne originario di Sora (Frosinone), una carriera spesa per “dare voce” ai più deboli e per denunciare i grandi mali del nostro paese come i rapporti tra mafia, camorra, poteri politici ed economici.
Montanaro salirà sul palco centrale venerdì 18 agosto alle 21, indosserà la fascia tricolore e nell’occasione racconterà la storia di un grande uomo, Thomas Sankara, un giovane che per inseguire il suo sogno di un mondo senza disuguaglianze fu ucciso.
Regista, giornalista ed autore, da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani, con i suoi lavori ha girato il mondo ricevendo, sia in Italia che all’estero, i più prestigiosi riconoscimenti. Uno dei suoi programmi di punta era “C’era una Volta” (Rai3) e proprio durante una puntata di questo documentario Montanaro parlò di Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso, che sfidò i potenti del mondo inseguendo il sogno di una politica che avesse un solo indice, la felicità dei governati, ed un solo stile, il servizio povero alla collettività.
Nel 2013, l’inchiesta dello stesso Montanaro portò alla luce verità scomode riguardo la morte di Sankara e dopo quel servizio, nonostante il pubblico crescesse sempre di più e la trasmissione riscuotesse sempre più successo (ottenne la medaglia delle camere congiunte per l’impegno sui diritti dei minori nel mondo), cominciò ad essere chiaro che “C’era una Volta” era destinato a chiudere per mancanza fondi e Montanaro, capita l’antifona, uscì per sempre dalla Rai.
“Ho accettato l’invito ad indossare simbolicamente questa fascia tricolore – commenta Montanaro – perché il verbo sognare è quello che mi ha accompagnato in tutta la vita. Sognare è il segno di una speranza che non vuole morire. Il diritto al sogno è il diritto più ‘umano’ che esista e nella mia vita, lavorativa e personale, non ho mai smesso di sognare e desiderare un mondo dove tutti, senza alcuna distinzione, siano felici e credo che questo sia assolutamente possibile se solo un ‘pugno’ di uomini non volesse il contrario”.
“Credo che nessuno meglio di Silvestro Montanaro – spiega Michele Brocchini, presidente de Il Paese dei Balocchi – possa rappresentare il tema di quest’anno. Con il suo lavoro e il suo modo di raccontare le cose ci ha insegnato che sognare non è un verbo che appartiene solo a chi vuol prendere le distanze dalla realtà ma, al contrario, è il motore che ci da la spinta per un mondo migliore”.
Prima di Montanaro, i riflettori di Piazza Bambini del Mondo si accenderanno su Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale che salirà sul palco centrale giovedì 17 agosto alle 21 ricevendo l’investitura a cittadino onorario.
Classe 1966, si è laureato in ingegneria con master di specializzazione in Sicurezza e Protezione e ha maturato la sua esperienza nel settore prima come funzionario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e poi, dal 2008, come direttore dell’Ufficio Gestione Emergenze del Dipartimento della Protezione civile. Tra gli altri incarichi, è stato coordinatore della Direzione comando e controllo istituita sul territorio nel post-terremoto del 2012 e vice della stessa struttura nell’emergenza del sisma del 2009 in Abruzzo, nonché responsabile della struttura di missione istituita per garantire il supporto tecnico-operativo al Commissario delegato nella gestione dell’emergenza dovuta al naufragio della nave Costa Concordia.
Curcio ricopre questo importante ruolo dall’aprile 2015 (è subentrato a Franco Gabrielli nominato Prefetto di Roma) e, intervistato da Claudio Salvi, affronterà tutte le tematiche d’interesse socio-culturale, messe in luce nelle passate edizioni, raccontando la sua esperienza, approfondendo alcuni aspetti della gestione di una macchina complessa come quella della protezione civile, fiore all’occhiello dell’Italia nel panorama mondiale.
“E’ un grande orgoglio sapere di rappresentare l’intero Servizio Nazionale della Protezione civile nel ricevere la cittadinanza onoraria – dichiara Curcio -. Voglio ringraziare il presidente Brocchini e chi, con lui, ha pensato alle migliaia di donne e uomini che quotidianamente, ognuno nelle proprie strutture, contribuiscono alla crescita della cultura della prevenzione in Italia. Il sistema di Protezione civile riguarda tutti, perchè tutti ne facciamo parte. Dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi di questo”