

Bologna – Fette biscottate potenzialmente pericolose per la salute, che i consumatori farebbero meglio a riportare subito al punto vendita in cui le hanno acquistate. E, in ogni caso, non dovrebbero mangiare. È allerta per alcuni lotti di fette biscottate che il ministero della Salute, nelle scorse ore, ha ‘richiamato’ pubblicando sul suo sito gli avvisi contenenti tutte le indicazioni dei lotti e dei marchi coinvolti. Il problema? Il ministero parla di possibile rischio chimico per la presenza nella farina di una sostanza, il ‘deossinivalendo‘ in misura oltre i limiti previsti dalle normative per la salute. Si tratta di una micotossina.
Gli avvisi di allerta alimentare pubblicati sul portale del Ministero sono quattro e sono tutti alimenti prodotti da un’azienda che si trova ad Andezeno, in provincia di Torino: la DPG srl. Si tratta di tipologie di prodotti diversi tra loro (alcuni hanno marchio Coop, alcuni ‘La Frumenteria’) e sono accomunati dall’utilizzo di farina integrale. Gli avvisi di richiamo sono datati 28 maggio e sono stati pubblicati sul sito il 31 maggio: il richiamo, è spiegato, è scattato a seguito di controlli sulla farina usata per i prodotti da cui è risultato un valore di micotossine oltre il consentito. Il richiamo delle fette biscottate, che il ministero ha ordinato alle aziende coinvolte, è scattato in via precauzionale.
Il richiamo riguarda le ‘Fette biscottate con farina integrale-ritagli’ e le ‘Fette biscottate ritagli integrali ricchi in proteine’, vendute a marchio ‘La Frumenteria’, e le ‘Fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico’ vendute a marchio Coop. Per quanto riguarda le prime, interessato il lotto numero 12E25, con scadenza maggio 2026 e i lotti 16D25, 17D25 e 30D25 con scadenza aprile 2026. Per quanto riguarda le seconde, interessato il lotto numero 14E25 con scadenza maggio 2026. In tutti i casi sono confezioni vendute in buste da un chilogrammo. Per quanto riguarda le fette biscottate Coop flow pack, interessati i lotti 16D25 e 17D25 con termine minimo di conservazione fissato alla fine di aprile 2026. In questo caso si tratta di confezioni da 120 grammi ciascuna. In tutti i casi si tratta di prodotti confezionati dalla ditta DPG SRL nel proprio stabilimento Andezeno, in provincia di Torino. Per i consumatori l’avvertimento è di non consumare le fette biscottate con i lotti sopra indicati e di restituire le confezioni al rivenditore dove sono state acquistate per il rimborso.
Il ‘deossinivalendo’ è una micotossina molto diffuse negli alimenti e nei mangimi insieme, soprattutto nei cereali, ed è prodotto da alcune specie di funghi. Quello che può renderlo pericoloso è la percentuale in cui è presente. In base alla classificazione internazionale della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), non è considerato cancerogeno per l’uomo ma si ritiene che interagisca con altre micotossine potenziando gli effetti tossici. A questo proposito, l’EFSA (Autorità Alimentare Europea) ha stabilito una dose accettabile giornaliera e il regolamento Ue ne ha abbassato ulteriormente i limiti massimi negli alimenti: non possono essercene più di 1000 microgrammi per chilogrammo.