Fossombrone (PU) – “Realizzare un ospedale nuovo e all’avanguardia, ma al tempo stesso mantenere quelle strutture già esistenti”. E’ questo il pensiero di Luigi Cicoli, Responsabile U.O. Diagnostica per Immagini degli ospedali di Fossombrone e Pergola. “Negli anni – prosegue Cicoli – si è assistito ad un processo di sviluppo tecnologico non indifferente, processo destinato a crescere. A questo andrà aggiunto il progresso che la scienza ha fatto in materia di terapia, con l’utilizzo sempre più frequente di cellule staminali, della medicina molecolare, delle tecniche di microchirurgia, di endoscopia, dei robot in sala operatoria. I percorsi diagnostico-terapeutici saranno completamente diversi e probabilmente ci sarà bisogno di meno sale operatorie e di più laboratori per manipolare queste nuove metodiche. Ben venga dunque un ospedale nuovo che risponda pienamente alle esigenze di una sanità moderna e che possa garantire un’assistenza eccellente a tutta la Provincia. Non dimentichiamoci però – prosegue Cicoli – che la maggior parte delle prestazioni ospedaliere quotidiane sono a ‘basso’ impegno tecnologico (appendici, ernie e tunnel carpale), e queste non potranno mai accedere al nuovo ospedale perché lo bloccherebbero in poco tempo. Ritengo fondamentale – conclude – che al processo per la realizzazione di un ospedale unico si accosti anche quello di sfruttamento di strutture esistenti come quelle di Fossombrone, Pergola, Cagli e Sassocorvaro, strutture già messe a norma dal punto di vita dell’impiantistica che andrebbero solo dotate di risorse umane”.