Fano (PU) – Stefania Servili, ristoratrice di Castelsantangelo sul Nera, in poco tempo ha perso tutto. Prima il terremoto le ha spazzato via i 3 piccoli Bed&Breakfast che gestiva sui sibillini. Poi la burocrazia, il peso della situazione, il poco aiuto derivato da chi in queste situazioni dovrebbe tendere una mano e non complicare le cose, le hanno portato via anche il marito Massimo Dell’Orso, che si è tolto la vita.
Un barlume di luce in quella che è una storia fatta di oscurità e disperazione, le è stato donato da un gruppo di fanesi che oramai, con le loro azioni, ci hanno abituati al fatto che Fano è il cuore grande delle Marche. Stiamo parlando dell’omonima associazione che a seguito della realizzazione di 2 eventi di beneficenza, è riuscita a donare alla donna circa 16mila euro permettendogli di rimettere in piedi una struttura ricettiva a Gualdo, chiamata oggi in onore del marito, la “Cascina dell’Orso”.
Dopo anni di lotta e sofferenza, il locale nella giornata di ieri ha finalmente riaperto i battenti e già oggi ha registrato i primi clienti. Un nuovo inizio che di certo non potrà restituire a Stefania tutto ciò che ha perso in questi anni ma che le ha ridato una solida motivazione per non arrendersi ed andare avanti. L’associazione “Fano cuore delle Marche” non si ferma ovviamente qui, ma come al solito è già in moto per continuare a fare del bene verso che ne ha più bisogno.
“Nei prossimi giorni – spiega il portavoce dell’associazione, Stefano Furlani – partirà subito una donazione di 1000 euro a sostegno di Riccardo, giovane fanese che si è trasferito in Canada, al quale è stata diagnosticata una rara malformazione genetica del midollo spinale che, al momento, gli preclude ogni possibilità di camminare. Sarà lui il destinatario dei fondi che riusciremo a raccogliere con i prossimi eventi così da cercare di dargli un supporto alle cure costosissime che deve affrontare e che speriamo lo riportino in piedi il prima possibile”.