Fano (PU) – “In Comune molti strumentalizzano la carica istituzionale per fini propagandistici”. L’accusa viene mossa dal Movimento 5 Stelle che fa leva sull’articolo 9 della legge 28/2000 che vieta a tutte le amministrazioni pubbliche, dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto, di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale. “Nelle ultime settimane – sostengono Omiccioli e Ruggeri -, a nostro avviso, questa norma è stata sistematicamente ignorata da molti esponenti dell’amministrazione comunale fanese, che hanno presenziato a innumerevoli eventi, conferenze stampa, inaugurazioni diffondendo comunicati spesso celebrativi della propria azione amministrativa, contravvenendo quindi sia al requisito di impersonalità della comunicazione sia a quello di indispensabilità”. Omiccioli e Ruggeri chiederanno l’intervento del Prefetto per far sì che venga interrotta questa abitudine: “Nei prossimi giorni, si terranno anche altri due eventi in cui è prevista la partecipazione di varie autorità istituzionali: il 29 maggio si inaugurerà infatti la Data di Urbino in occasione di Expo 2015, mentre il 30 maggio si terrà la cerimonia dell’alzabandiera della Bandiera Blu a Fano, il giorno prima delle elezioni regionali e ben venti giorni dopo il riconoscimento. A questo punto abbiamo ritenuto doveroso richiedere un intervento al Prefetto affinché, per quanto di sua competenza, garantisca la scrupolosa osservanza delle disposizioni di legge, censuri il comportamento dell’amministrazione comunale e impedisca lo svolgimento delle ultime due manifestazioni citate a ridosso delle elezioni regionali”. I grillini vanno oltre tanto da aver protocollato “un’interrogazione per chiedere conto al sindaco e alla giunta della condotta quantomeno poco prudente tenuta in campagna elettorale dal punto di vista comunicativo e stiamo predisponendo anche una segnalazione per sottoporre all’attenzione della Corecom le presunte violazioni di legge che abbiamo rilevato. Non è più possibile tollerare che le istituzioni, le prime a dover promuovere il rispetto delle regole, contravvengano sistematicamente a norme di legge e manchino così al loro dovere di imparzialità e garanzia nei confronti di tutti i cittadini, a prescindere dal colore politico”.