Fano (PU) – Due continenti, 5 mesi di viaggio, decine di paesi da attraversare, uno zaino in spalla, spirito di adattamento e una “smania” di conoscere poco comune. Matthias Canapini, 23enne fanese, fotoreporter che collabora con Ong e associazioni di volontariato, è pronto ad affrontare la sua nuova avventura: un viaggio che da Fano lo porterà sino in India, esclusivamente via terra e con mezzi pubblici, grazie al sostegno di chi vorrà seguire il suo percorso.
E’ infatti attivo da poche ore “Il volto dell’altro” il progetto di crowdfunding (che scadrà fra 72 giorni) che Mattia ha ideato per potersi permettere un itinerario “complesso e tutto nuovo”. Chi vorrà potrà infatti sostenere il suo percorso (che sarà diffuso e aggiornato tramite la sua pagina Facebook, la piattaforma NoiMondoTv e il blog “Senza Verso”) con un contributo economico a scelta da barattare con “ricompense” come fotografie e libricini dedicati ai viaggi e agli incontri di Matthias che “parlano della grande umanità di paesi e realtà dimenticate”.
“Porterò con me il minimo indispensabile – racconta -: un sacco a pelo, qualche indumento, la mia macchina fotografica, il mio quaderno degli appunti e tanto spirito di adattamento”. Un requisito indispensabile per chi, come lui, si è trovato a dormire a un’ora di distanza dal confine di guerra (come successo in Siria, dove è stato due volte lo scorso anno con una Ong); a stare due giorni senza cibo (in Albania, a 20 anni, dove una gitana gli ha regalato una pagnotta e un peperone) e a dormire nei posti più disparati.
La sua voglia di partire è nata quando, da piccolo, i genitori, portavano lui e i suoi due fratelli in Irlanda in macchina o dopo i tour in moto per l’Europa con papà e “non si è mai placata. A 19 anni sono partito per la Bosnia, poi ho attraversato i Balcani, la Georgia, la Turchia, il Marocco. Mi sono pagato tutto facendo l’aiuto pizzaiolo, con lavori saltuari come la raccolta delle olive e ora con quello da fotoreporter e con la pubblicazione dei miei progetti”. Come il suo libro “La porta della pace”, che presenta anche alle elementari della provincia.
“L’anno scorso ho deciso di andare in Siria. Ho visitato i campi profughi sul confine dove le capanne sprofondano nel fango insieme ai bambini denutriti coi loro pannolini e ai topi che infestano le tende. Ho conosciuto un’umanità diffidente che si chiede perché il mondo l’ha dimenticata ma ancora ricca di generosità”. Matthias ha anche conosciuto il rumore della guerra, anche quella di “cautela” fatta dagli spari che allertano i profughi di allontanarsi di una zona minata e ora è pronto a raccontare l’Oriente: “Quelle che incontrerò sono realtà che non vedo l’ora di incontrare. Sono emozionato e ansioso soprattutto di attraversare confini delicati come quello tra Russia e Ucraina. Ad aiutarmi saranno le numerose associazioni che seguiranno il percorso e che cercherò di far conoscere durante il mio viaggio”.
Info: www.produzionidalbasso.com/project/il-volto-dellaltro.