Pesaro (PU) – Raddoppiati in provincia i contratti a tempo indeterminato. Il dato importante è stato annunciato ieri in un apposito seminario dove sono stati evidenziati i risultati parziali del “Jobs Act”. I contratti di lavoro a tempo indeterminati sono passati dai 4.203 del 2014 ai 9.784 del 2015. Diminuiscono di conseguenza i contratti a tempo determinato (32.946 nel 2015 contro i 33.774 del 2014) e di lavoro atipico (7.928 contro i 9.870 del 2014).
Al centro dell’attenzione dell’incontro voluto da Provincia, Regione, Università di Urbino e Inps, gli strumenti di sostegno al reddito, il nuovo assetto delle tutele in costanza di rapporto, i nuovi ammortizzatori sociali, la “condizionalità”, l’assegno di ricollocazione. “La riforma del mercato del lavoro – ha detto il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – si incrocia con quella che vede interessate le Province nel nuovo ruolo di enti di area vasta. Nel passaggio di competenze alla Regione Marche in materia di formazione e lavoro, è importante dare continuità all’azione svolta dai nostri servizi per l’impiego. Non possiamo permetterci di fermarci ed abbiamo l’obbligo di offrire opportunità al territorio. Per questo, all’interno della Commissione provinciale del lavoro, abbiamo proposto alcune azioni alla Regione, che è un partner importante in questa fase di riforma e siamo convinti saprà intraprendere il miglior percorso possibile. Noi siamo pronti a dare tutto il nostro supporto”.
La prima novità introdotta dal “Jobs Act” è il “Patto di servizio personalizzato” che studia le caratteristiche del richiedente lavoro (titolo di studio, esperienza pregressa, ecc), fotografando così la distanza tra la situazione attuale e la possibilità di trovare al soggetto un impiego definendo così un “profilo di occupabilità”. Al centro dell’attenzione anche la “condizionalità modulare” ed il “sistema sanzionatorio”: è previsto infatti un sostegno al reddito nel periodo di disoccupazione a condizione che, da parte del disoccupato, vi sia una ricerca attiva del lavoro, partecipando alle iniziative concordate e firmate nel “patto di servizio personalizzato”. Le azioni pattuite diventano dunque un impegno e la condizione essenziale per mantenere lo stato di disoccupazione e per non perdere le varie forme di sostegno al reddito. Altro elemento è l’“assegno di ricollocazione” (sotto forma di voucher da spendere in servizi), che consente a tutti i percettori di Naspi da oltre 4 mesi di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro.