Fano (PU) – “Chissà se il Sindaco Seri, durante la passeggiata serale per inaugurare il nuovo impianto di illuminazione, si è reso conto dello stato di degrado della pista ciclabile nel tratto Fano – Gimarra. Segnaletica orizzontale quasi ovunque cancellata, anche nei punti in cui il transito ciclabile si interseca con quello di motorini e auto, panchine semidistrutte o in cattivo stato di manutenzione, alberi mai piantumati nelle sei aiuole realizzate nelle due aree di sosta”. Ad intervenire è il vice presidente della Lupus in Fabula Claudio Orazi.
“A tal proposito nel marzo scorso la nostra associazione si è offerta di mettere a dimora, a proprie spese, 6 alberi di alto fusto, di specie adatta, per grandezza e caratteristiche, per vivere a ridosso del mare. La risposta degli uffici è stata negativa con motivazioni assurde: lo spazio, la composizione, la profondità del suolo, e la distanza dalla ferrovia, secondo i tecnici comunali non permetterebbero la piantumazione di alberi di prima grandezza; i costi gestionali non sarebbero sostenibili”.
“A questo punto alcune domande sono obbligatorie: il tecnico (dirigente della Provincia) si è forse sbagliato a realizzare le 6 aiuole nelle due aree di sosta per biciclette? I tamerici che distano due metri dalla ferrovia, sviluppandosi in altezza come le piante che si vorrebbe mettere nelle aiuole ben più lontane, verranno abbattuti? Il Comune di Fano non spenderà più un centesimo per sostituire alberi secchi o malati o per realizzare nuovi impianti visto che ciò comporterebbe dei costi di gestione? La Lupus voleva offrire all’Amministrazione comunale un servizio, sostituendosi in parte a quelle che sono le sue competenze, con il solo scopo di rendere più piacevole la pista ciclabile”.
“Se questo non è possibile per l’incomprensibile rigidità di certi tecnici comunali e l’ente locale non farà nulla per risolvere la situazione di degrado denunciata, a perderci saranno solo i cittadini”.