Fano (PU) – Secondo i consiglieri di minoranza Davide Delvecchio (UDC), Stefano Mirisola (Forza Italia), Marianna Magrini (Progetto Fano), Gianluca Ilari (Progetto Fano), Luca Serfilippi (La Tua Fano) quella di ieri è stata “Un’Assurda seduta del consiglio tra vizi di irregolarità amministrativa, presunte delibere illegittime, documenti mancanti presentati in seguito ai consiglieri, svendita di beni comunali e continua mancanza del numero legale della maggioranza”. I consiglieri lamentano il fatto che “Già all’avvio del Consiglio Comunale non c’era la maggioranza e mancava il numero legale e solo per un cavillo, sul quale ci sono molte riserve, si è potuto avviare il Consiglio Comunale regolarmente. Numero legale poi mantenuto dalla opposizione per quasi tutta la serata”. “Il Sindaco Seri e la sua maggioranza – spiega l’opposizione – si sono espressi in maniera chiara ed inequivocabile su argomenti fino ad oggi trattati con scarsa trasparenza come l’aeroporto, dove si è presa la definitiva decisione di non realizzare la pista in cemento e di iniziare la liquidazione della società Fanum Fortunae con la svalutazione di oltre 400.000 euro del capitale sociale. Confermata quindi la decisione del sindaco di mettere la pietra tombale sull’Aeroporto, onorando l’accordo elettorale stretto con Sinistra Unita che da sempre si è dichiarata contro l’infrastruttura aeroporto, fondamentale per la nostra città”. Secondo i consiglieri in questione: “C’è stata anche una svendita dei beni comunali, causata da una delibera con la quale si conferma la decisione di svendere la Casa di Riposo Comunale Don Paolo Tonucci per 4 danari (€ 1.000.000,00)”. In fine Delvecchio, Mirisola, Magrini, Ilari e Serfilippi sostengono che il comune svenderebbe un’area strategica, nella naturale rotatoria della zona Zuccherificio di 14mila metri che da una valutazione di 4,2 milioni passa a 1,8 milioni. “Come gruppi di opposizione in Consiglio Comunale a Fano – concludono -, valutate irregolari con profili di illegittimità le delibere presentate, abbiamo ritenuto opportuno uscire dall’aula, riservandoci la possibilità di azionare tutti gli strumenti di tutela amministrativa contro le delibere irregolari/illegittime che danneggiano la nostra città e tutti i cittadini fanesi”.